
Articolo di Enrico Martinet, pubblicato su La Stampa Montagna il 27 agosto 2017.
Se il pragmatismo avesse un volto sarebbe quello di Michael Kosterlitz. Le sue risposte sull’alpinismo e l’arrampicata sono identiche a quelle di George Mallory nel 1924 alla vigilia del suo tentativo sull’Everest: «Perché ci vado? Perché è lì». Logico e disarmante. Kosterlitz, Nobel per la fisica lo scorso anno, venerdì è stato premiato come «leggenda» dell’arrampicata al Rock Master di Arco. E’ lui il nuovo ambasciatore di questo evento che è l’anima dell’arrampicata sportiva in Italia ed è riferimento per tutti gli scalatori del mondo. Kosterlitz, il fisico della «materia esotica», si è innamorato delle montagne «perché sono lì e le ho viste». Continua a leggere l’intervista su La Stampa Montagna.