Dolomiti, Dino monitorato col collare
FELTRE, Belluno — Dopo mesi di scorribande nei boschi e nei campi delle montagne trentine e bellunesi, ha smesso di andare in giro indisturbato Dino, l’orso bruno delle Dolomiti. Pochi giorni fa infatti, le autorità lo hanno catturato e gli hanno messo al collo un radiocollare che ne monitora giorno e notte la posizione.
Il plantigrado, 178 chili di esemplare maschio in età compresa tra i tre e i cinque anni, è arrivato sul suolo italiano dalla Slovenia nella scorsa primavera. Ha dimorato ad aprile nei territori di Sospirolo, fino a luglio ha scelto i boschi di Sovramonte, Lamon e della Valle di Seren, per poi passare anche dalla Valle di Canzoi nel comune di Cesiomaggiore, attraversando il Passo Finestra.
Martedì scorso i tecnici che seguono il "Progetto orso" sono riusciti a catturarlo, mentre si trovava nel territorio di Tonadico, in valle del Primiero. L’operazione è avvenuta nei pressi del maso di Luciano Gadenz, dove l’animale è stato catturato verso le due di notte e rimesso in libertà alle otto del mattino.
Come stabilito dal provvedimento autorizzato dal Ministero dell’Ambiente, gli è stato quindi apposto il radiocollare. Lo strumento funziona sia con la modalità del Gps satellitare sia con il segnale in onde Vhf e consiste in un radiocollare e due auricolari.
E del resto l’inverno è ormai alle porte, e Dino è in fase pre-letargica. I benefici del collare quindi, si vedranno forse la prossima primavera, al risveglio da lungo sonno.