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Lo stato del lupo in Veneto, il report di LIFE WolfAlps

Lo scorso mercoledì 7 giugno 2017, presso il Centro polifunzionale – vivaio forestale regionale Onè di Crespano del Grappa (TV), è stato presentato agli operatori del “Network lupo Veneto” coinvolti nel monitoraggio della specie in Regione, il report finale dell’azione A4 LIFE WOLFALPS. Il documento rappresenta uno studio, elaborato sulla base dei più aggiornati standard scientifici e protocolli europei, importantissimo per l’impostazione delle prossime attività gestionali e di monitoraggio della specie nell’area.

Nel dibattito seguito alla presentazione, gli operatori sul campo – agenti e ufficiali dei Carabinieri Forestali, delle Polizie provinciali del Veneto e del Corpo Forestale della Provincia autonoma di Trento – hanno confermato che la situazione fotografata dal report è in rapida evoluzione, con già nuovi dati e nuove segnalazioni. Tutti i nuovi dati saranno funzionali alla programmazione della prossima campagna di monitoraggio che il LIFE WOLFALPS sta preparando per questo inverno, conclusivo di progetto. Un monitoraggio che – ha anticipato in chiusura la responsabile del progetto LIFE WOLFALPS per il Veneto, Sonia Calderola – si terrà in una situazione con molti più “fronti aperti” che non la sola Lessina.

Vediamo sinteticamente cosa è emerso dallo studio. “La popolazione alpina italiana di Lupo, oramai insediata stabilmente sul settore occidentale (WAG 2014) – si legge – è attualmente in espansione verso le aree alpine centro-orientali, come evidenziato dapprima dalle presenze di singoli individui documentate negli ultimi anni nelle province di Trento e Bolzano, e dall’insediamento nel 2012 della prima coppia nel territorio della Lessinia, a cavallo tra Trentino e Veneto (Marucco et al. 2014). A seguito della prima riproduzione della coppia nel 2013, si è formato il primo branco stabile delle Alpi Orientali, denominato branco della Lessinia, monitorato intensamente fin dal suo insediamento dagli Enti competenti, ciascuno nel proprio territorio, in stretta collaborazione”.

A cinque anni dalla sua formazione – continua il report – il branco della Lessinia si conferma essere un branco transregionale con un territorio a cavallo tra l’area della Lessinia veronese e trentina. Questo branco rappresenta, di fatto, il primo contatto reale, documentato geneticamente, tra la popolazione di lupo italiana e quella dinarica e la sua buona produttività, documentata dal 2013 in modo accurato (5 ± 2,4 cuccioli), è un fattore sicuramente positivo per la conservazione della specie a livello di popolazione alpina. Si osservano inoltre i primi segnali di espansione della specie anche in altre aree regionali, con la documentazione di una nuova coppia insediata sull’Altopiano di Asiago in provincia di Vicenza, e l’espansione verso nord dell’area di presenza del lupo, lungo la zona di confine con le provincie di Trento e di Bolzano. In totale, il numero minimo di lupi documentati in Veneto nel 2014- 2015 è di 11 lupi, tutti appartenenti al branco della Lessinia, mentre nel 2015-2016 sono stati contati almeno di 14 lupi.

L’aggiornamento dello stato di presenza con i dati disponibili al 2016-2017 ha consentito di confermare la tendenza positiva di espansione della specie verso nord-est con le prime segnalazioni di un altro branco sul territorio regionale (branco di Asiago), che indicano la presunta riproduzione della coppia già monitorata nel 2015-2016. Nuove presenze sono state segnalate ancora nelle provincie di Vicenza e di Belluno (nella zona del Massiccio del Grappa e sulla Dorsale delle Prealpi Bellunesi in sinistra Piave); al momento, per insufficienza di dati certi, dette segnalazioni posso essere considerate solo come probabili, diventando quindi obiettivo prioritario del monitoraggio previsto dall’Azione D1 nel 2017-2018 avvalorare rigorosamente in modo certo queste eventuali nuove presenze, come richiesto dal protocollo di monitoraggio alpino (Marucco et al. 2014)”.

Per poter leggere il Report completo, QUI

 

Fonte: LIFE WolfAlps – Foto: LifeGate

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