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Marmolada, trovato scheletro di soldato

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MALGA CIAPELA, Belluno — I resti di un soldato italiano della Prima Guerra mondiale sono stati ritrovati a circa 2800 metri di quota sulla Marmolada. Si tratta di uno scheletro ben conservato, probabilmente quello di un militare in servizio in una postazione telefonica, la cui identità rimane sconosciuta visto che mancano le piastrine di riconoscimento.

La scoperta risale a venerdì scorso ed è stata fatta da due dipendenti della società funivie "Tofana Marmolada" che stavano compiendo un giro di ispezione dopo la chiusura dall’impianto. Si trovavano nella zona circostante la stazione del Serauta, a circa 2800 metri di quota, quasi alla testata del “Valon Antermoia”, il grande vallone ghiaioso che dalle creste del Serauta scende verso Malga Ciapela.

Uno dei due uomini ha avvistato una suola di scarpone. Ha provato ad estrarlo ma senza riuscirci, così con il compagno si è messo a scavare finchè non è emerso anche l’osso di una gamba. Immediatamente è scattato l’allarme e sul posto sono arrivati i Carabinieri di Caprile.

Sabato le autorità hanno provveduto al recupero dei resti del militare: si tratta di uno scheletro intero, ben conservato, di un soldato della Guerra del ’15 – ’18. Accanto ai resti del soldato c’erano frammenti di una divisa grigioverde, le stelline delle mostrine, il nodo di un fazzoletto al collo tipico della fanteria, e due travetti di legno con avvolti dei fili telefonici, che fanno pensare possa trattarsi di un militare in servizio in una postazione telefonica.

C’era poi anche un altro scarpone militare, il che darebbe adito all’ipotesi che possa esserci sepolto un altro militare nello stesso luogo. Mancava invece la piastrina di riconoscimento necessaria per l’identificazione del milite.

I resti sono stati trasferiti alla stazione della funivia del Serauta e messi a disposizione dell’Onor Caduti in attesa della decisione sull loro destinazione finale. E’ probabile che vengano deposti in uno dei vari sacrari-ossari della zona.

Valentina d’Angella

Foto courtesy of gazzettino.it

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