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Cervino CineMountain: vince "Dolma"

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CERVINIA, Aosta — La storia di una donna che vive nello Zanskar, un paese sperduto nel cuore delle più alte montagne del mondo dove un inverno senza fine isola lei e la sua famiglia. E’ il film francese "Dolma du bout du monde", di Véronique, Anne e Erik Lapied, a vincere la XII edizione del Cervino CineMountain, che ha visto 31 pellicole in concorso. La premiazione, avvenuta sabato sera, ha visto anche una menzione speciale del film "Karl".

"Dolma du bout du monde", che parla di una donna "ai confini del mondo" è un film del 2008 che dura 75 minuti e raccoglie la storia e le confidenze di Dolma, una donna che vive in Himalaya, "sulle rive di un fiume gelato" e che i registi hanno incontrato più volte nel corso dei loro viaggi. Suo marito vive a quasi duecento chilometri di distanza, sognando di diventare cantante. L’intreccio, che copre la storia di queste persone e i loro villaggi nell’arco di un anno, ha incantato pubblico e giuria, che hanno eletto questo film il migliore dell’edizione appena conclusa del Cervino CineMountain.

Un’edizione particolarmente apprezzata dalla giuria del Festival, composta da Amanda Angelica Sandrelli, Luca Maspes, Jean Troillet, Joan Salarich e Françoise Foucault, soddisfatti in particolare dalla scelta delle pellicole in concorsso, che rappresentano bene la varietà "dei diversi temi legati alla montagna, dall’exploit sportivo alla vita quotidiana, dall’approccio storico alle nuove tecnologie sportive".

Diversi gli altri premi assegnati. Il Prix Sportside of the Mountain, andato a "Ten, a cameraman’s tale", una pellicola di 36 minuti di Guido Perrini che segue le evoluzioni dei campioni del freeride raccondando emozioni e rischi sia degli sciatori che dei cameraman che li filmano. Il Prix Eco Mountain è andato a "Prezzemolo, sensa pile sensa curént elètrica" di Sandro Gastinelli e Marzia Pellegrino: un film di 52 minuti che ha incantato tutti con il viaggio di questo cantastorie moderno che nell’epoca high tech propone le invenzioni di giochi artigianali fabbricati a partire da oggetti di recupero.

Il Prix Cai è andato invece a "To the third Pole" di Andreas Nickel e Jürgen Czwienk, un film che ha come protagonista Norman Dyhrenfurth e racconta due generazioni di alpinisti dedicano la loro vita alle montagne più alte del mondo attraverso il nazismo e le due guerre mondiali. Il Prix Vie des Montagnes è stato assegnato a "Sur la piste du renne blanc" di Hamid Sardar, la storia di Quizol, nomade allevatore di renne della Tundra, che vuole catturare la renna bianca per donarla al padre dell’amata e poterla sposare.

Ci sono poi il Prix Montagne Passion, vinto da "Aria" di Davide Carrari, con Pietro Dal Pra e Lorenzo Nadali, il Prix Special du Jury vinto da "Grozny dreaming" di Mario Casella e Fulvio Mariani, e il Grand Prix Cervino Conseil de la Vallèe vinto da "Stone pastures" di Donagh Coleman sul popolo di Zanskar.

La giuria ha poi dedicato una menzione speciale a "Karl", regista Valeria Allievi e produzione Montagna.tv, perchè con assenza di retorica e grande delicatezza il film rende possibile anche ai profani la comprensione di una passione così forte per l’alpinismo come quella di Karl Unterkircher. Karl ha vinto anche il premio per il pubblico in ex-aequo con "Himalaya, terre des femmes" di Marianne Chaud.

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