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TFF, si respira già aria di festival!

Si parte. A pochi giorni dall’inizio (27 aprile – 7 maggio) in città si respira già aria di festival.

Numerose attestazioni di simpatia manifestate dal pubblico anche per l’Islanda, “Paese ospite” della Sezione “Destinazione”, per  il quale, in collaborazione con il Consolato Generale d’Islanda e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, sono state previste mostre, film, incontri. E tra questi ultimi cresce l’attesa per quelli con Fabio Volo e l’esploratore Alex Bellini. E il film dedicato all’exploit della nazionale di calcio islandese. 

Iniziate con successo le prevendite alla biglietteria dell’Auditorium Santa Chiara e sul sito www.primiallaprima.it per le serate alpinistiche e le serate evento. In cartellone all’Auditorium Santa Chiara (alle 21):

  • tre spettacolari serate alpinistiche con particolari effetti scenografici, rispettivamente, con Reinhold Messner (27 aprile), Adam Ondra, Antoine Le Menestrel e i nomi più celebri di ieri e di oggi dell’arrampicata sportiva (28 aprile); gli alpinisti Thomas Huber, Roger Schaeli, Stephan Siegrist e Connie, moglie del grandissimo Jeff Lowe, vincitore del Piolet d’Or 2017 (4 maggio);
  • quattro grandi serate evento, di cui due sempre all’Auditorium Santa Chiara, rispettivamente con l’alpinista Fausto De Stefani (30 aprile); con l’astronauta Umberto Guidoni, il meteorologo Luca Lombroso e la partecipazione straordinaria di Teresa Mannino (3 maggio); e altre due, rispettivamente, con lo scrittore Marco Albino Ferrari (29 aprile, alle 21, Palazzo Lodron) e l’attesissima la trail runner nepalese Mira Rai, nominata da National Geographic “Adventurer of the Year 2017” (5 maggio, alle 21, Supercinema Vittoria).

Molta attesa e curiosità anche per l’appuntamento con Reinhold Messner questa volta in veste di regista, con la presentazione in anteprima italiana della sua versione cinematografica del film “Still Alive – Dramma sul Monte Kenya” (l maggio, alle 21, Supercinema Vittoria).

“65 anni, l’età del festival, sono tanti – ha commentato il presidente del Trento Film Festival, Roberto De Martin – ma allo stesso tempo sono un batter di ciglia se raffrontati all’età delle montagne, a dimostrazione di quanto ancora sia sconfinata la dimensione di questo straordinario mondo che appunto da 65 anni la rassegna racconta, attraverso il cinema, la letteratura, gli eventi, le mostre. Per questo il festival, la prima e più longeva rassegna cinematografica al mondo dedicata alla montagna, all’esplorazione all’avventura, ogni anno che passa dimostra freschezza, originalità, voglia di crescere, investigare, proporre, perché sono ancora tante le cose da scoprire e raccontare. Della montagna del passato e di quella che sarà.
Questa 65. edizione del festival ha per noi un significato particolare, perché al cinema e nei vari eventi proposti, dalla serata evento di Reinhold Messner a quella sull’arrampicata sportiva di Adam Ondra, da quella con l’astronauta Umberto Guidoni a quella con la trail runner Mira Rai, seguiremo proprio il legame tra la montagna del passato e quella del futuro, dando voce a grandi protagonisti di ieri, di oggi e di domani. Una visione, questa, che abbiamo cercato di realizzare anche negli incontri con  celebri personaggi della cultura e della società, come Romano Prodi, Giuseppe De Rita, don Josef Hurton, con i quali capiremo quanto sia importante guardare indietro per poter vedere avanti. Rinnovandosi sempre, stupendosi, arricchendosi di nuova vitalità e di grandi visioni. Così come auspica spesso il presidente generale del CAI, Vincenzo Torti, anche con gli editoriali su “Montagna 360”, presente con due importanti iniziative al festival. Ne abbiamo tutti bisogno. Ne ha bisogno il mondo che soffre per una grave crisi ambientale e sociale a cui il festival cercherà di dare voce. Con l’arte del cinema e delle parole, ma soprattutto con grande entusiasmo”.

La montagna va in città. La città va in montagna

Nell’ambito delle iniziative aventi per tema il rapporto uomo-ambiente, quest’anno il programma del festival torna a dedicare particolare attenzione alla “montagna di casa”, il Monte Bondone, al centro peraltro di un importante progetto di rilancio a livello istituzionale. I motivi dell’attenzione sono soprattutto tre: perché questa montagna rappresenta un esempio di territorio naturale vicino alle città, con il quale si possono creare occasioni di reciproco scambio di esperienze; perché costituisce uno straordinario caso di biodiversità vicino casa da preservare e valorizzare; perché storicamente il festival ha avuto un rapporto sempre particolare con il Monte Bondone, amato da molti alpinisti e dai trentini. Insieme alla Rete di Riserve Bondone, al Muse-Museo delle Scienze e all’Apt Trento-Monte Bondone-Valle dei Laghi, il programma del festival proporrà così una serie di eventi con l’obiettivo di portare il “Bondone in città” e “la città in Bondone”, per sensibilizzare il pubblico sui grandi temi della coesistenza uomo-ambiente-natura. Obiettivo questo perseguito in modo particolare dalla Rete di Riserve Bondone, di cui una delle finalità è la formazione, comunicazione e promozione dei sui valori istitutivi, legati proprio alla conservazione della natura e della biodiversità.

Il celebre scrittore Paolo Cognetti ha sposato con entusiasmo questa iniziativa, diventando uno dei protagonisti del Bondone con una passeggiata che farà insieme al pubblico, durante la quale si racconterà e leggerà alcuni stralci dal suo ultimo libro Le otto montagne, edizioni Einaudi (2 maggio, 15.30, Giardino Botanico Alpino delle Viote). Gli appassionati del festival potranno, inoltre, scoprire il fascino notturno del Bondone e dello straordinario cielo stellato, insieme agli esperti del Muse, con una passeggiata alla luce delle lampade frontali dai boschi del Giardino botanico, fino alla Terrazza delle Stelle; o ancora la storica opera di fortificazione per la difesa di Trento, costruita nel 1860 e recentemente restaurata; oppure partecipare a battute di “caccia fotografica” a tema naturalistico, guidati dagli esperti, il naturalista Alessandro Marsilli e la biologa Giulia Tomasi in compagnia del famoso instagramer e fotografo Federico Graziati.

Gli amanti del Bondone e chi vuole scoprire i suoi “tesori” potrà inoltre partecipare all’incontro “Bondone montagna sostenibile o insostenibile?” (7 maggio, alle 16, Malgone di Candriai) una vera e propria chiacchierata tra esperti e appassionati di questa montagna, dal titolo provocatorio che vuole evocare domande e spunti di riflessione  sul futuro e la valorizzazione di questa montagna. Parteciperanno all’evento, tra gli altri, Michele Lanzinger, direttore del Muse, Alessandro Bazzanella di TSM (Trentino School of Management), Mauro Neri, giornalista e scrittore, Alessandro De Bertolini, Paolo Pedrini ci porterà a scoprirne gli aspetti più naturalistici.

Per il periodo del festival, in collaborazione con la rete di Riserve Bondone e il Muse, in Piazza Pasi, in Via Manci e al parco del Muse, saranno inoltre allestiti dei punti informativi sul Bondone (aperti dalle 10 alle 20) per catturare l’attenzione del pubblico e proporre delle micro pillole di scienza ed esperienza, come l’importanza dello sfalcio dell’erba e del mantenimento delle zone aperte a prato per la biodiversità e la ricchezza della natura; la fauna, il cielo stellato e il sole.

TFF Family

Altra importante novità quest’anno per la parte del festival dedicato ai più piccoli e agli alunni delle scuole elementari e medie della provincia: è nato infatti “TFF Family”, una vera e propria sezione della rassegna che racchiude tutte le attività che si svolgeranno al “Parco dei Mestieri”, giunto alla tredicesima edizione, e le iniziative aperte al pubblico rivolte in particolare alle famiglie.

Il Parco dei Mestieri, organizzato come ogni anno nel bellissimo giardino vescovile in via S. Giovanni Bosco 1, ospiterà un ricco programma di appuntamenti e attività, in collaborazione con Vita Trentina e Radio Trentino inBlu, Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, Muse – Museo delle Scienze, WWF – Trentino Alto Adige, Collegio delle Guide Alpine del Trentino, Parco Naturale Adamello Brenta, Gruppo Speleologico Trentino. Collaborano anche l’Istituto “Tambosi”, l’Istituto Pavoniano “Artigianelli” per le Arti Grafiche e l’Azienda Forestale di Trento e Sopramonte.

Come di tradizione, il Trento Film Festival propone un percorso di avvicinamento al cinema dedicato agli studenti delle classi elementari e medie della provincia di Trento. Il Parco, oltre che per le scuole, sarà aperto al pubblico per tutta la durata del festival, proponendo una serie di appuntamenti, attività e laboratori, pensati per i più piccoli.

Il ricco programma di eventi include, domenica 7 maggio, alle 16.30, lo spettacolo di burattini “Il circo della Ghironda”, della Compagnia La Ghironda di Forlì, in collaborazione con Vita Trentina e Radio Trentino inBlu. Sabato 6 maggio alle 16.30, verranno presentati i progetti della FIRST® LEGO® League Italia, un campionato di scienza e robotica tra squadre di ragazzi dai 9 ai 16 anni che progettano, costruiscono e programmano robot autonomi, applicandoli a problemi di grande interesse generale, ecologico, economico e sociale.

Realizzata anche una cartolina, illustrata dall’artista Guido Scarabottolo (allegata nella cartella stampa) con l’elenco di tutti i laboratori didattici per famiglie alla scoperta del mondo della montagna. 

Il programma “TFF Family” propone inoltre due proiezioni dedicate alle famiglie: “Sasha e il Polo Nord” (2015), recente film di animazione del francese Rémi Chayé (30 aprile, alle 15.15, al Cinema Multisala Modena) e “Son tornata per te – Heidi” (1952), di Luigi Comencini, tratto dal romanzo omonimo di Johanna Spyri (7 maggio, alle 17.15, al Cinema Multisala Modena).

A Trento anche il capolavoro “Save the world”, dell’artista Fatmir Mura (sabato 29 aprile alle 17.30 presso il Teatro Cuminetti). Uno spettacolo innovativo e unico nel suo genere, fatto di bolle di sapone, acqua, terra e luce, tramite cui l’artista dà vita a un caleidoscopio infinito di personaggi e universi fantastici, facendo riflettere il pubblico sull’importanza del nostro pianeta.

Le curiosità

Il Cinemobile – Una delle maggiori attrazioni del festival che permetterà di fare un vero e proprio tuffo nel passato, sarà lo straordinario arrivo a Trento, il 28 e 29 aprile, del “Cinemobile”, il mitico veicolo Fiat 618 Cinemobile sonoro del 1936, recentemente restaurato. L’evento sarà realizzato in collaborazione con la Fondazione Cineteca Italiana di Milano.

Il cinemobile è un cinema ambulante dei primi anni Trenta. Restaurato da Regione Lombardia, oggi fa parte delle collezioni del MIC, Museo Interattivo del Cinema di Fondazione Cineteca Italiana di Milano, la prima cineteca nata in Italia, nel 1947. Per festeggiare i 70 anni della Cineteca, il Trento Film Festival ha organizzato questa manifestazione con l’esposizione del mezzo storico e proiezioni serali di film d’epoca e curiosità.

Il panino Gourmet del festival – Quest’anno gli appassionati del festival, oltre agli spettacoli e ai film, potranno “gustare” il panino gourmet del festival, fatto con prodotti trentini, per apprezzare gli inconfondibili sapori della nostra montagna. L’iniziativa sarà realizzata in collaborazione con Palazzo Roccabruna, Acqua Levico e i tre esercizi di Trento Uva e Menta, Il posto di Ste e Gusto Giusto, ciascuno dei quali, per tutta la durata della rassegna, proporrà il suo panino gourmet.

Il 1 maggio, dalle 12 alle 14, a Palazzo si potranno assaggiare gratuitamente i panini durante un show cooking, durante il quale gli chef di Uva e Menta, Il posto di Ste e Gusto Giusto racconteranno rispettivamente le loro ricette, associandole alle bevande bio di Acqua Levico  Roccabruna (per info e prenotazione occorre telefonare allo 0461 887101).

MontagnaLibri

La rassegna internazionale MontagnaLibri, giunta alla 31. edizione, anche quest’anno ospiterà numerosi autori, da Mauro Corona a Franco Perlotto, da Robert Peroni a Paolo Cognetti, ma anche giornalisti, editori, per presentare le opere di maggiore successo, alcune delle quali in anteprima. Durante la rassegna saranno presentati anche i vincitori del Premio Itas del libro di montagna, giunto alla 43. edizione, con 13 finalisti su un totale di 122 opere presentate da 70 case editrici (3 maggio, alle 11.30, Sala conferenze Fondazione Bruno Kessler). Con Itas saranno realizzati anche una serie d’incontri letterari.

Tra gli autori che parteciperanno agli appuntamenti “Emozioni tra le pagine” Umberto Matino, con il suo nuovo giallo “L’ultima Anguana” (28 aprile, 18.30, Palazzo Lodron); Paolo Castellino, con “C’è un tempo per sognare. La storia di Gianni Comino” (30 aprile, alle 18, Palazzo Roccabruna); Massimo Dorigoni con “Montagne senza vetta. Il coraggio di sentirsi liberi”, un libro patrocinato dal Tavolo trentino della montagna, con la prefazione di Tamara Lunger e le testimonianze di 22 celebri alpinisti che raccontano la loro esperienza di rinuncia alla vetta. Il ricavato della vendita del libro sarà destinato alla dotazione dei rifugi alpini più difficili da raggiungere di defibrillatore semiautomatico (30 aprile, alle 18.30, Sede Sosat); Paolo Cognetti con “La montagna così lontana, così vicina”. Il celebre scrittore, autore de “Le otto montagne”, in dialogo con Carlo Martinelli, incontrerà gli studenti e il pubblico (2 maggio, alle 10, Sala conferenze Fondazione Cassa di Risparmio Trento e Rovereto); Stefano Morosini, con “Il meraviglioso patrimonio. I rifugi alpini in Alto Adige/Südtirol come questione nazionale (1914-1972)” (4 maggio, alle 17, Nuovo spazio alpino Sat); Bepi Pinter con “L’ombra di Baloo” (5 maggio, alle 16.30, Casa della Sat); lo scrittore, alpinista ed esploratore altoatesino Robert Peroni che da oltre quarant’anni vive in Groenlandia per difendere la cultura degli Inuit, che in dialogo con Fausta Slanzi presenterà “In quei giorni di tempesta” (5 maggio, alle 18, Palazzo Roccabruna).

Ma MontagnaLibri riserva anche molte altre sorprese con eventi diventati ormai dei veri e propri  appuntamenti fissi per il pubblico, come il “Salotto letterario”, le “Prima a Roccabruna”, gli “Incontri”. 

Alla rassegna parteciperanno, tra gli altri, Annibale Salsa e Elio Caola, in dialogo con Franco de Battaglia con “La Sarca. Luogo delle diversità” (29 aprile, alle 11, Spazio espositivo MontagnaLibri); Franco Michieli, con “L’estasi della corsa selvaggia” e Dario Pedrotti, con “Confessioni di un runner d’alta quota” (29 aprile, alle 18, Palazzo Lodron); Franco Perlotto, in dialogo con Mirella Tenderini, con “Spirito Libero” (1 maggio, alle 11, Spazio espositivo MontagnaLibri); ancora Mirella Tenderini con Max Solinas con “Yosemite ieri e oggi” (2 maggio, alle 17.30 Spazio espositivo MontagnaLibri); Roberto Mantovani e Daniele Lira con “Resistance. La lunga storia di Agostino Gazzera” (2 maggio, alle 18, Palazzo Roccabruna); Fiorenzo Degasperi con “Via Claudia Augusta” (4 maggio, alle 18, Palazzo Roccabruna).

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