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Il riscaldamento globale minaccia l’Hindu Kush himalayano

Milioni di persone potrebbero morire nella regione dell’Hindu Kush himalayano che comprende Afghanistan, Pakistan, India, Nepal, Bhutan, China, Bangladesh e Myanmar. Questo l’avviso dei climatologi se non si arresterà il processo di riscaldamento globale.

A Kathmandu, durante la conferenza dal titolo “Understanding Climate Change and Enabling Climate Action in the Hindu Kush Himalaya”, il Dr. David Molden, direttore generale dell’ICIMOD, ha espresso come il cambiamento climatico in corso potrebbe uccidere 1,2 miliardi di persone che vivono nell’Hindu Kush himalayano.

Il Comitato intergovernativo sul cambiamento climatico ha spiegato che se il riscaldamento globale non sarà ridotto di 2 gradi Celsius all’anno, le morti stimate in questa zona saranno inevitabili.

Una delle cause di queste morti sarebbe anche la scarsità idrica: infatti le popolazioni che vivono nella regione dell’Hindu Kush himalayano traggono la maggioranza dell’acqua che utilizzano attraverso il fenomeno della fusione dei ghiacciai sovrastanti, che con il progressivo aumento delle temperature si scioglieranno troppo velocemente per essere sfruttati, e si ridurranno; nei casi peggiori potrebbero anche sparire del tutto.

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