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Fermare le frane? Forse è possibile

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POTENZA – Gli scienziati del CNR hanno messo a punto un sistema in grado di individuare in anticipo l’entità e il punto di distacco delle frane. Come? Sondando il sottosuolo con la corrente elettrica. Facilitando, così, la messa in sicurezza dei versanti a rischio.

La tecnica utilizzata si chiama "tomografia geoelettrica". E’ una specie di ‘TAC’ del suolo, che rileva le dimensioni e le caratteristiche del terreno instabile, nonché informazioni relative a ciò che gli sta attorno, come ad esempio le rocce e le falde acquifere.
 
I dati che questo sistema permette di raccogliere sono preziosissimi per la progettazione e la messa in sicurezza dei versanti montuosi a rischio. L’individuazione delle aree a maggior contenuto di acqua permetterà inoltre di predisporre dei sistemi di drenaggio ad hoc, per allontanare l’acqua dal corpo di frana e diminuirne il potere distruttivo.
 
La scoperta è frutto di una ricerca che l’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale (Imaa) del Cnr di Potenza ha condotto insieme ad altri enti di ricerca e università. Per ora, gli esperimenti sono stati condotti soprattutto in Basilicata, una regione ad alto rischio idrogeologico che presenta una frequenza di frane cinque volte superiore alla media italiana.
 
Questi esperimenti hanno dimostrato con i fatti che è possibile individuare con precisione il punto dove avviene il distacco, i limiti laterali della frana e quindi la superficie di scivolamento.
 
Vincenzo Lapenna, responsabile del laboratorio geofisico dell’Imaa–Cnr, spiega: “Con questa tecnica si ottengono immagini bidimensionali o tridimensionali dei corpi in frana fino a 100 metri di profondità. E si producono informazioni attendibili sulle caratteristiche fisiche delle rocce e la presenza di falde acquifere”.
 
Ma la ricerca non si ferma qui. Attualmente, i ricercatori del Cnr stanno cercando di trovare il modo per integrare questa tecnica con l’utilizzo di immagini satellitari e rendere ancor più preciso lo studio delle aree di frana. 
 
Sara Sottocornola

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