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La montagna come non l’avete mai vista in due appuntamenti a Chamois

CHAMOIS, Aosta — Due appuntamenti da non perdere per gli appassionati di montagna si terranno il 28 e 29 gennaio prossimi a Chamois. Il primo, MONTAGNA – IERI, OGGI, DOMANI, è in programma sabato 28 gennaio alle ore 21. Il secondo, il giorno seguente, sarà una ciaspolata tra la neve e la storia della Gran Becca.

Sabato 28 gennaio
Finita la spinta turistica che ha contraddistinto la montagna nel periodo a cavallo tra gli anni Cinquanta e Ottanta del Novecento, ci troviamo oggi in una fase di cambio. Oggigiorno, complici le spesso anomali condizioni climatiche, è difficile pensare alla montagna unicamente come una gigantesca industria per lo sci e già molti imprenditori stanno puntando verso strade diverse con un particolare riferimento alla montagna sostenibile e alla mobilità lenta. Un cambio di mentalità particolare che riguarda non solo il lato economico e commerciale ma anche l’ottica dei montanari, modernizzati da una maggiore e migliore comunicazione con il mondo della pianura. Una modificazione che sta segnando in modo marcato il tessuto sociale che caratterizza i borghi montani alpini. Cosa sta succedendo alle terre alte e quali saranno i risvolti futuri di queste modificazioni? Ne parleranno gli ospiti presenti.

Intervengono:

Daniele Piellier – Residente in Valpelline Daniele gestisce il rifugio Crete Seche da orami quindici anni ed è attivamente impegnato nelle valorizzazione del territorio attraverso la presidenza dell’associazione NaturaValp, un movimento nato dalla voglia di portare il turismo consapevole in alta valle. Tra gli obiettivi principali dell’associazione la promozione delle peculiarità ambientali e silvo pastorali della Valpelline.
Gian Luca Gasca – Viaggiatore e giornalista di montagna. Si occupa di terre alte a 360 gradi scrivendo sia di cultura e problematiche sia di alpinismo e storia. Nell’estate 2015 ha attraversato le Alpi in 54 giorni, realizzando la traversata in parte con i mezzi pubblici e in parte a piedi perseguendo la filosofia di viaggio responsabile. A fianco di questo viaggio aggiunge, nell’autunno 2016, il percorso completo dell’Appennino. Nel corso del 2016 Gian Luca ha pubblicato i suoi primi libri: “54 giorni nel cuore delle Alpi” (Fusta, 2016) e “Nanga Parbat, la montagna leggendaria” (Alpine Studio, 2016).

Roberto Mantovani – Giornalista professionista e storico dell’alpinismo europeo ed extraeuropeo. La sua è una vita interamente dedicata alla montagna, dapprima come passione poi come studioso. Ha diretto per molti anni la Rivista della Montagna, periodico presente sul mercato dal 1970, e preso le redini dei numeri speciali di Alp per conto dell’editrice Vivalda. Per cinque anni ha lavorato al Museo Nazionale della Montagna, di cui è ancora stretto collaboratore. Nel corso della sua carriera ha maturato una lunga esperienza editoriale e pubblicato una ventina di libri per vari editori.
Alessandro Cavalli – Sociologo esperto di culture alpine. Si è occupato per molti anni di giovani e di movimenti demografici delle regioni montane. Durante la sua lunga carriera è stato autore di numerosi libri.

Domenica 29 gennaio
“Ciaspolando nella storia con Roberto Mantovani e Gian Luca Gasca”. Ciaspolata narrata lungo un facile percorso panoramico adatto a tutti che permetterà di addentrarsi nel cuore della storia all’ombra della Gran Becca. Un percorso di quattro ore all’insegna del passato, presente e futuro della montagna.

Si percorrerà il tracciato che unisce l’abitato di Chamois a quello di La Magdeleine per poi rientrare verso il comune attraversando i suoi borghi. Luoghi dal fascino di un tempo, attraversati in un periodo che dona a queste terre dure l’armonia della poesia.

Partenza: Comune di Chamois – Ore 10.00
Arrivo: Rifugio L’Ermitage (5 minuti dal centro paese) – Ore 14.00

A seguire merenda libera presso il rifugio L’Ermitage con piccolo momento in ricordo di Gerard Ottavio a cui parteciperanno le Guide del Cervino.

Durante l’escursione si parlerà di turismo responsabile; di Cervino, l’icona delle Alpi; dello spopolamento e della vita in montagna che poco ha a che vedere con la poesia; del rifugio, ultimo centro di accoglienza per viandanti e alpinisti e delle sue modificazioni per andare incontro alle richieste di un pubblico sempre più esigente.

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