ROMA — Ancora una volta è l’utilizzo degli elicotteri in montagna a scopi turistici e ludici a far intervenire un’associazione a difesa dell’ambiente: Mountain Wilderness, che ha partecipato fin dall’inizio alla strategia programmatica di #Dolomiti2040, chiede alla Fondazione Dolomiti Unesco, con un comunicato circostanziato e dai toni fermi, coerenza e severità nella gestione della legge che vieta l’uso in montagna se non a fini di soccorso. L’appello di MW arriva dopo “gli ultimi eclatanti episodi della macchina depositata con l’elicottero ai 2.475 metri del Rifugio Ra Valles e delle modelle in bikini elitrasportate sul ghiacchiao della Marmolada”.
“Si sappia”, ribadisce MW, “che in caso di incidente, di qualunque tipo, come accaduto recentemente in Piemonte con l’eliski, la nostra associazione sarà parte attiva nel sostenere ogni possibile causa contro gli amministratori o funzionari che abbiano rilasciato deroghe, permessi o abbiano finto di non vedere e sapere”. “Dalla Fondazione Dolomiti UNESCO ci aspettiamo un’impennata di coerenza che sappia restituire una immagine della montagna più reale, autentica e meno asservita alle volontà del mercato e a una pratica del turismo che rinnega il valore culturale e naturalistico delle Dolomiti”.
Dopo i tre Comuni valdostani “denunciati da Legambiente Vda, ora è la volta delle Dolomiti. La delibera continua ad essere violata. Come andrà a finire?