Scarpone da alpinismo 4001 GTX

Nome e modello del prodotto recensito:

Scarpone da alpinismo alta quota Kayland 4001 GTX BLACK RED

Dove l’abbiamo provata:

Dolomiti di Brenta e Gruppo della Presanella

Durata della prova:

Gruppo della Presanella:

Due giorni scalando Goulotte sul Monte Nero 3.344m

Gruppo Dolomiti di Brenta:

due giorni scalando cascate e monotiri di misto di ghiaccio in quota

Condizioni meteo:

Ottime: tempo stabile, temperature di poco inferiori allo 0°

Condizioni tecniche:

Neve farinosa e dura, ghiaccio, roccia.

Attività d’utilizzo:

La scarpa è stata provata su itinerari di arrampicata su misto (ghiaccio, neve dura e roccia) dalla lunghezza di un monotiro, fino a vie lunghe di più tiri di 300/400m, nonché lungo gli avvicinamenti alle zone di scalata con dislivelli di 800/1000m dove il substrato presentava un fondo variabile (sentiero boschivo senza neve, neve dura e farinosa con tratti ghiacciati)

Aspetti tecnici da evidenziare:

Lo scarpone 4001 GTX a prima vista rivela un look accattivante, con un bell’abbinamento cromatico. Leggero, mostra la cura nei dettagli tecnici e nella costruzione robusta.

La parte esterna dello scarpone è costituita da una ghetta protettiva che termina nella parte superiore con una piccola fascia elasticizzata che si apre mediante una cerniera Easy Zip waterproof, che parte leggermente esterna nella parte alta e termina quasi sulla punta dello scarpone.

Un fascione di gomma protettiva contro le abrasioni “Diamond Technology” circonda la calzatura, maggiormente nella parte interna, dove un errato utilizzo dei ramponi potrebbe rovinare la ghetta impermeabile.

La suola Vibram® Teton offre un design specifico per l’alpinismo e l’arrampicata su ghiaccio: le zone piene su punta e tallone garantiscono la presa e la sicurezza, mentre la mescola aderente mantiene un buon grip nelle diverse situazioni e condizioni.

Nell’intersuola è presente una mescola poliuretanica in grado di reagire alla temperatura, indurendo la zona tacco in presenza di temperature più rigide (facilitando l’uso del rampone) e ammorbidendosi in presenza di clima più mite, per agevolare il cushioning in fase di camminata.

Una volta aperta la zip frontale, si scopre la parte interna dello scarpone, dove un particolare sistema garantisce di tensionare lo scarpone in maniera precisa.

Il piede entra facilmente nello scarpone e si avverte fin da subito un senso di comodità.

Com’è andata la nostra prova?

Fin dai primi momenti la scarpa risulta comoda, la camminata è abbastanza confortevole considerando il fatto che questo tipo di scarponi a suola rigida offrono il meglio su terreno alpinistico tecnico più che durante la parte escursionistica.

La neve aveva altezze e consistenze diverse ma la scarpa è comunque risultata ben impermeabile.

Quando è capitato che il piede sprofondasse nella neve urtando lateralmente pietre sepolte, le rocce non hanno causato nessun danno allo scarpone, grazie al fascione gommoso altamente resistente.

Durante la discesa ho riscontrato la buona tenuta della suola specie su neve ghiacciata.

L’arrampicata su ghiaccio e misto è risultata sicura e i ramponi stabili, considerate anche le grosse torsioni avvenute durante la scalata.

Buona la termicità.

Suggerimenti:

Per quanto riguarda il sistema di allacciatura della scarpa interna bisogna prenderci un po’ la mano, consiglio alla fine di fare un doppio nodo poiché i lacci sono piuttosto sottili e un po’ scivolosi.

La pianta dello scarpone è piuttosto larga.

Chi ha recensito il prodotto:

Davide Ortolani – Guida Alpina