I Corni di Canzo rappresentano uno dei sottogruppi del triangolo lariano maggiormente frequentato dagli escursionisti.
Le tre cime rocciose, distribuite da est a ovest, rappresentano la testata della Val Ravella e sono ben visibili sia dal lungolago di Menaggio sia dall’alto lago di Como. Con la loro forma caratteristica sono meta prediletta per escursioni in giornata che possono variare dal facile, al mediamente difficile in base all’itinerario di salita scelto.
I tre Corni, alti rispettivamente 1373 metri (quello occidentale), 1368 metri (quello centrale), 1232 metri (quello orientale), prendono il nome dal comune di Canzo di cui rappresentano la massima elevazione e da cui partono i percorsi escursionistici per le tre affascinanti cime brianzole. Dalla loro cima più alta si può ammirare un ampio panorama che comprende molte cime come il Legnone, il Grignone e la Grignetta, il Resegone, l’Ocone, il Cornizzolo e molte altre. I Corni possono inoltre essere meta per un’escursione sostenibile, raggiungendo la partenza dell’itinerario con i mezzi pubblici.
Come arrivare
Il punto di partenza dell’itinerario escursionistico è il piccolo centro di Canzo. Posizionato sulla linea Milano-Asso, gestita da FERROVIENORD, il paese è facilmente raggiungibile utilizzando il treno. Il viaggio dura poco più di un’ora dal capoluogo lombardo e costa 5,5 Euro (biglietto di sola andata).
L’itinerario
Partenza: stazione ferroviaria di Canzo
Arrivo: Corni di Canzo
Punti tappa: rifugio S.E.V.
Tempo: circa 4 ore (salita)
Difficoltà: E, fino al rifugio S.E.V.; EE, per Corno occidentale e Centrale; E, per il Corno orientale
Il percorso inizia dal piazzale della stazione, dove si trovano i primi cartelli con indicate tutte le possibili escursioni e i loro tempi di percorrenza. La prima parte del trek vi permetterà di visitare il centro di Canzo con la sua architettura di stampa tipicamente alpino fino a raggiungere il parcheggio di Gajum (485 m, 30 minuti). Qui giunti esistono diverse possibilità di salita ai Corni. Quella che vi consigliamo è di prendere il sentiero n. 1, da seguire fino al bivio a sinistra con il tracciato n. 5 che si imbocca risalendolo fino alla Colletta dei Corni (877 m, 45 minuti). Da qui si prosegue a destra per boschi e radure fino a sbucare sul Pianoro erboso di Pianezzo dove si trova il rifugio S.E.V. (1225 m, 3 ore da Gajum). Fino a qui si tratta di un’escursione senza difficoltà particolari, se non quelle dovute al dislivello.
Dal rifugio partono vari itinerari che permettono di raggiungere i tre Corni.
Corno occidentale di Canzo (148 m, 45 minuti)
Il più elevato e anche il più difficile da raggiungere. La salita al Corno occidentale è riservata ai soli escursionisti esperti. Dal rifugio si prende la carrareccia che porta alle baite superiori dell’alpe da cui si imbocca la traccia che punta verso la cima. Il percorso procede tra balze rocciose, scarpate e un piccolo canale e richiede non solo una buona camminata ma anche l’abitudine a utilizzare le mani.
Corno centrale di Canzo (143 m, 45 minuti)
Decisamente meno impegnativo rispetto al Corno occidentale, ma comunque da non sottovalutare. Dal rifugio si prende il sentiero che Sali fino a raggiungere la forcella dei Corni, tra il Corno occidentale e quello centrale. Qui si piega a sinistra iniziando a salire, tra cespugli e roccette, la lunga cresta che porta alla base del Corno e da lì in vetta prima per una breve rampa erbosa, poi su larga cresta.
Corno orientale di Canzo (143 m, 40 minuti)
Il più basso e anche il più facile dei tre Corni dal punto di vista dell’accesso. Dal rifugio si prende il sentiero, inizialmente in discesa, che porta ai piedi della parete Fasana del Corno centrale. Quindi si risale fino alla Bocchetta di Luera, tra Corno centrale e Orientale, da cui piegando a sinistra si giunge in vetta per comodo pendio erboso.
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