L’Alta Via dell’Adamello, o Sentiero n.1, è il principale itinerario escursionistico del gruppo dell’Adamello.

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Nei suoi 85 chilometri di sviluppo, l’Alta Via dell’Adamello percorre interamente il versante orientale della Val Camonica partendo da Breno e arrivando a Edolo. Dal 1995 l’Alta Via fa parte del più ampio percorso del Sentiero Italia.

Questo trekking a tappe offre l’occasione per approfondire la conoscenza del territorio, soprattutto grazie all’opportunità di divagare dal percorso principale offerta dalla vasta rete escursionistica della zona. È così possibile scoprire aspetti naturalistici, storici, culturali. I più esperti si possono cimentare in salite alpinistiche, esplorando le vette che fanno da contorno al cammino.

Come arrivare

Raggiungere l’inizio dell’Alta Via dell’Adamello è facilissimo, soprattutto con i mezzi pubblici. È infatti sufficiente scendere alla stazione FERROVIENORD di Breno (facilmente raggiungibile in 1 ora e 30 minuti da Brescia), indossare gli scarponi e incamminarsi verso il rifugio Tita Secchi (2367 m), partenza ufficiale del tracciato. Il percorso, che inizia in paese, è piuttosto impegnativo e attraversa le frazioni di Pescarzo, Astrio e Campolaro, fino alla località Bazena (Questo primo tratto di cammino affronta un dislivello positivo di 1500 m). Qui si incontra una sterrata che, seguendo il segnavia n°1, in circa 3 ore e 600 metri di dislivello permette di raggiungere il rifugio Tita Secchi.

L’Alta Via dell’Adamello

Partenza: stazione ferroviaria di Breno
Arrivo: stazione ferroviaria di Edolo
Punti tappa: rifugio Tita Secchi, rifugio Maria e Franco, rifugio Città di Lissone, rifugio Prudenzini, rifugio Gnutti, rifugio Baitone, rifugio Tonolini, rifugio Garibaldi.
Tempo: dalle 4 alle 8 ore a tappa
Numero tappe: 7
Difficoltà: difficile

Suddivisa in 7 tappe (considerando la partenza da Breno e l’arrivo a Edolo) percorribili in un tempo che varia dalle 4 alle 8 ore di cammino, l’Alta Via dell’Adamello è un sentiero per escursionisti esperti da affrontare con le giuste condizioni fisiche e con attrezzatura adatta all’alta montagna. Alcuni tratti sono attrezzati e altri sono molto esposti; è importante percorrerlo in autonomia solo se si è esperti camminatori/alpinisti. In caso contrario consigliamo caldamente di rivolgersi a un professionista della montagna.

La prima tappa va dal Rifugio Tita Secchi al rifugio Maria e Franco (2574 m), quindi prosegue verso il rifugio Città di Lissone (2017 m), punto più basso della Via. Questo tratto di sentiero è molto tecnico e va affrontato con cautela. Continuando a camminare si raggiunge il rifugio Prudenzini (2235 m) e poi il rifugio Tonolini (2467 m), toccando il panoramico passo Miller (2818 m) in una delle sezioni paesaggisticamente più suggestive dell’Alta Via. Lasciato il passo, il sentiero prosegue scavato nella roccia fino a raggiungere il lago artificiale di Baitone e costeggiarlo, prima di salire a mezzacosta dove si trova il rifugio.

Proseguendo da rifugio Tonolini al rifugio Garibaldi (2553 m) gli occhi continuano a essere appagati dalle spettacolari vedute che offre il gruppo dell’Adamello. Dal Garibaldi è poi sufficiente seguire il segnavia numero 11 per raggiungere, tramite comoda mulattiera, il paese di Temù; quindi si prosegue verso il passo Gallinera (2319 m), con cui si entra nell’omonima valle e da lì a Mù (frazione di Edolo). Da qui, agevolmente, si raggiunge il centro di Edolo e la stazione FERROVIENORD dove sono frequenti i collegamenti con Brescia (2 ore circa).

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