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La Gdf stila il decalogo degli escursionisti

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UDINE — Un decalogo per la sicurezza gli escursionisti. L’ha stilato del soccorso alpino della Guardia di Finanza friulana, sperando di diffondere maggior consapevolezza in montagna, dopo che nel giro dei tre mesi estivi ha dovuto portare a termine 40 interventi con un bilancio di 78 salvataggi e 7 morti.

Come prima cosa, bisogna essere coscienti delle proprie capacità e potenzialità. "Con calma, allenamento e riflessione – dicono gli esperti del soccorso – si arriva, per gradi, ovunque. La montagna richiede, sempre, umiltà. Non superuomini".
 
Poi è necessario valutare attentamente il territorio ove si intende effettuare un’escursione prima di partire, consultando le cartine e verificare le previsioni del tempo a carattere locale. Di conseguenza, adottare abbigliamento adeguato, con scarponi comodi e ben suolati e un ricambio nello zaino. Portare sempre anche maglione, giacca a vento e berretto.
 
"E’ importante soprattutto ora che le giornate si accorciano sempre più – spiegano le Fiamme Gialle -. In questi giorni vi è già neve e ghiaccio ad alta quota".
 
Fondamentale avere sempre al seguito dei viveri e soprattutto bevande ad alto potere energetico, una pila frontale, il telefonino con batteria ben carica e con i numeri del soccorso alpino memorizzati nella rubrica.
 
Una volta partiti per la gita, bisogna tenere bene aperti gli occhi: fissare dei punti di riferimento mentre si cammina e, se ci si perde, mantenere la calma, evitando il movimento continuo specialmente con l’avvicinarsi delle ore notturne. E’ meglio cercare un riparo, magari nelle vicinanze di sorgenti d’acqua, ed attendere l’alba.
 
Non bisogna mai dimenticare di dire a qualcuno di assoluta fiducia la propria meta e l’ora prevista del rientro. Può essere un’ottima idea anche semplicemente lasciare un biglietto all’interno dell’automobile prima di intraprendere il cammino.
 
Pillole di buon senso, insomma, che a volte per la fretta, la troppa sicurezza, la voglia di partire e di godersi la gita, si dimentica di tenere a mente. Ma che i finanzieri friulani – soprattutto  quelli di Tolmezzo e Sella Nevea, che si occupano tutto l’anno del controllo delle montagne – hanno voluto ricordare a tutti gli escursionisti.
 
 

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