ZERMATT, Svizzera — L’estate è vicina, ma in questi giorni sembra sia tornato l’inverno. Ieri in Svizzera è caduta la neve fino a quota 1200 metri, scendendo in alcune zone fino a 600 metri. Tanto che il traffico ha subito rallentamenti, alcune linee ferroviarie sono rimaste paralizzate e molti passi alpini bloccati.
Sabato le temperature si aggiravano intorno ai 20 gradi centigradi. Ma tra domenica e lunedì la situazione è cambiata considerevolmente. In pianura e al nord delle Alpi la colonnina di mercurio oscillava tra i 5 e gli 8 gradi.
E questo ritorno all’inverno ha creato non pochi problemi. Lungo l’asse Basilea – Chiasso si sono formate code chilometriche a causa di numerosi incidenti. E il Passo del San Gottardo è stato chiuso. Come anche i passi della Novena, del Furka, del Grimsel (dove sono caduti circa 80 centimetri di neve) e del Susten.
A causa delle forti nevicate, nell’Oberland bernese sono crollati alcuni alberi, invadendo strade e binari. Parecchie linee elettriche hanno ceduto e quasi tutte le reti ferroviarie regionali sono rimaste paralizzate e sono state ripristinate solo questa mattina.
Ieri, quasi 400 turisti che si trovavano sulla Jungfraujoch sono rimasti bloccati e hanno dovuto attendere fino in serata per essere trasportati a valle.
Ma la lista dei disagi non è finita. Nell’alto Vallese sono state chiuse numerose strade di montagna. E ieri è stato interrotto il collegamento ferroviario verso Zermatt, tra Salden e St.Niklausen.
A causa delle forti piogge, nei pressi di Kipferwald alcuni blocchi di roccia rischiano di franare sui binari. La situazione è comunque tenuta in costante monitoraggio, grazie a un sitema di sensori.
Ma l’inverno non è tornato solo in Svizzera. Ieri la neve è scesa anche in Italia. Sul Tonale, in provincia di Brescia, sono scesi 15 centimetri di neve e ben un metro sul ghiacciaio Presena.
Greta Consoli
