BERGAMO — Un importante e lento cambiamento sta per attuarsi nella circolazione atmosferica in Europa. Anche l’Italia presto risentirà di questo cambio pattern con un deciso ma graduale raffreddamento e con il ritorno a condizioni meteo normali, più invernali che primaverili. Le prime nevicate, anche a quote collinari, sono attese nel weekend.
Sino ad oggi la situazione sarà tutto sommato anticiclonica con una prevalenza di bel tempo eccetto per passaggi nuvolosi sui versanti orientali da Nord verso Sud e banchi di nebbia anche fitti e persistenti in Valpadana. Da giovedì la pressione inizierà a calare, le nubi aumenteranno da ovest e vi saranno le prime precipitazioni sui versanti tirrenici. E’ il preludio ad un più incisivo peggioramento dal fine settimana col ritorno della neve, a quote molto basse e forse anche al piano al Nord a metà mese.
La seconda decade di Gennaio sarà instabile, fredda e anche nevosa sul cuore del Vecchio Continente. L’ondata di gelo sarebbe causata da un repentino quanto importante riscaldamento in sede stratosferica (Stratwarming Major) le cui conseguenze sarebbero la scissione del vortice polare. I suoi lobi, colmi di aria gelida, si riverserebbero alle medie latitudini e per gli Stati interessati da questi nuclei, sarebbe un batter di denti per freddo e neve.
Il nostro Paese verrà solo gradualmente coinvolto nell’azione ciclonica, con primi segnali già questa settimana. Da metà mese il Mediterraneo occidentale catturerà in parte l’aria fredda in arrivo sul centro Europa, convogliandola anche sull’Italia (specie al Nord) e originando depressioni dirette soprattutto verso il Centrosud, dove il tempo si farà più instabile con neve anche a bassa quota sulle regioni centrali.
Inizialmente sarà più asciutto al Nord, dove tuttavia la neve potrebbe arrivare anche in pianura entro il 18, per una perturbazione atlantica. La situazione torna pertanto a farsi assai dinamica.
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