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Gran sasso, carcasse avvelenate sui sentieri: intervento decisivo dei cinofili

Karma con la carcassa di volpe (Photo PNGSL)
Karma con la carcassa di volpe (Photo PNGSL)

L’AQUILA — Passi avanti nel giallo delle esche avvelenate disseminate fra i sentieri di Madonna Fore, nei dintorni de L’Aquila. Nei giorni scorsi le unità cinofile antiveleno del progetto LIFE “Antidoto” del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, hanno individuato una carcassa di volpe avvelenata e sono state avviate ufficialmente le indagini per trovare il colpevole.

Il caso di Madonna Fore, una località da sempre frequentata dagli aquilani come “percorso salute” e per tranquille passeggiate all’aria aperta, era scoppiato nei giorni scorsi in seguito al caso di avvelenamento di un cane, scampato alla morte grazie alla tempestività del padrone e del veterinario.

I cani giunti dall’Andalusia che fanno parte dei Nuclei Cinofili Antiveleno di “Antidoto”, gestiti dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e dal CTA del Corpo Forestale dello Stato sono stati chiamati ad intervenire dalla ASL veterinaria dell’Aquila ed ispezionando il sentiero di Madonna Fore hanno rinvenuto la carcassa di una volpe, risultata anch’essa avvelenata. Secondo il comunicato stampa del Parco, a scoprire la carcassa è stato Karma, uno dei cinque cani dell’unità cinofila.

Il rinvenimento ha dato il via alle indagini ufficiali, dentro e fuori il perimetro dell’area protetta, per individuare il colpevole che ha voluto lasciare lungo il sentiero le esche avvelenate, letali per animali domestici e selvatici.

L’azione coordinata dei Nuclei Cinofili, della ASL Veterinaria, del Comune dell’Aquila e dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo, ha consentito inoltre di tabellare tutta la zona per segnalare il rischio del veleno per l’incolumità di uomini e animali.

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3 Commenti

  1. Ho cercato di fare un commento ma dopo poco tempo è svanito tutto. Non ho letto da nessuna parte che c’è un tempo limite per rispondere. Gradirei un chiarimento. Grazie.

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