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Monti Sibillini, ciaspolatori si perdono all’imbrunire: recuperati dal soccorso

Rifugio Colle Le Cese (Photo courtesy of www.chi-siamo.com)
Rifugio Colle Le Cese (Photo courtesy of www.chi-siamo.com)

ARQUATA DEL TRONTO, Ascoli Piceno — Brutta disavventura per degli escursionisti romani nella notte tra sabato e domenica. Erano partiti in 40 per una gita con le ciaspole sui Monti Sibillini, ma alcuni di loro sono rimasti indietro perchè una persona ha accusato un leggero malessere. Questo rallentamento ha fatto sì che chi era rimasto indietro fosse sorpreso dal buio e perdesse l’orientamento. Il resto del gruppo già rientrato al punto di arrivo ha allertato i soccorsi che hanno recuperato i dispersi qualche ora dopo.

Il gruppo di escursionisti romani composto da circa quaranta persone, era partito nella mattinata di sabato per una gita sociale nella zona meridionale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, al confine tra Umbria e Marche.

Gli escursionisti con le ciaspole ai piedi avrebbero dovuto effettuare un percorso ad anello partendo dal Rifugio Colle Le Cese, struttura a 1500 metri di quota nel comune di Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno situata a cavallo tra i Monti Sibillini e i Monti della Laga.

A circa metà del tragitto, però, uno degli escursionisti ha accusato un leggero malessere e parte del gruppo ha rallentato l’andatura. Restando indietro sulla tabella di marcia sono stati sorpresi dall’imbrunire e hanno perso il senso dell’orientamento.

Non vedendoli arrivare, il resto del gruppo già rientrato al rifugio ha dato l’allarme. Una squadra del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria (Sasu) si trovava in zona per un’esercitazione ed è immediatamente intervenuta. I tecnici hanno effettuato il percorso a ritroso ritrovando le persone disperse e portandole in salvo.

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Un commento

  1. Quale partecipante alla “gita sociale”, fornisco alcune precisazioni:
    1) il gruppo in difficoltà era composto solo da 15 persone ed è comunque rientrato intorno alle 18.30, rimanendo peraltro sempre in contatto radio con gli altri escursionisti;
    2) le altre 25 persone (sciescursionisti e altri ciaspolatori) erano giunte regolarmente al rifugio entro le ore 17.00;
    3) tutte le escursioni sono state concluse quindi ben prima della “notte tra sabato e domenica”.
    Riguardo infine all’uso della lingua italiana, il termine “disavventura” già indica, di per se, una avventura non finita bene (evento poco piacevole, disgraziato, ecc.) per cui l’espressione usata farebbe pensare ad una sorta di………….apocalisse.
    Sandro Ianni

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