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Grigne: escursionista ferito sulla traversata al Pialeral, recuperato nella notte dopo 8 ore

Verso il Pialeral (Photo courtesy alpinline.blogspot.com)
Verso il Pialeral (Photo courtesy alpinline.blogspot.com)

BALLABIO, Lecco — Un escursionista pavese di 67 anni è rimasto ferito ieri durante un’escursione in solitaria nel gruppo delle Grigne. L’uomo aveva raggiunto i Piani Resinelli con un gruppo di amici da cui poi si era diviso: lui si era diretto verso la traversata bassa al Pialeral mentre il resto della comitiva andava in cima alla Grignetta. Più tardi gli amici non l’hanno più visto tornare alla macchina e hanno dato l’allarme: gli uomini del soccorso alpino l’hanno ritrovato dopo 8 ore di ricerche in un canalone, ferito ma fortunatamente non in pericolo di vita.

L’allarme al Soccorso alpino lariano è arrivato intorno alle 19.30 di ieri sera. Il gruppo di amici di Pavia si era dato appuntamento con il 67enne alle 17.30 alla macchina, lasciata al parcheggio dei Piani Resinelli, ma qui l’uomo non ha mai fatto ritorno, così dopo alcune ricerche nei paraggi, hanno chiesto aiuto al 118. Sul posto sono intervenute una squadra della Stazione delle Grigne, che ha iniziato le ricerche dai Resinelli, e due Squadre della Stazione della Valsassina-Valvarrone, partite invece dal lato opposto, ovvero dal Pialeral. Altri gruppi di soccorritori sono aggiunti ai colleghi più tardi e in totale nelle operazioni sono state coinvolte una ventina di persone.

Gli uomini del Soccorso alpino hanno perlustrato tutti i sentieri tra Balisio, Resinelli, Pialeral e la Grigna Meridionale, ostacolati nelle ricerche dal buio e da una diffusa presenza di ghiaccio. Insieme agli uomini del Soccorso Alpino sono intervenuti anche i cinofili dell’Associazione Carabinieri di Giussano che con i loro cani molecolari hanno confermato la pista dell’escursionista e hanno ulteriormente indirizzato le operazioni.

Alle 3.40 del mattino, dopo otto ore di incessanti ricerche, l’escursionista è stato infine individuato: si trovava in un canalone, a quota 1400 metri, dove era scivolato per una trentina di metri. La caduta gli aveva procurato diverse ferite, una frattura alla gamba e un principio di congelamento. Fortunatamente l’uomo è stato trovato in stato cosciente: dopo essere stato imbarellato e calato per 150 metri fino a un punto più sicuro, è stato soccorso dal medico e trasportato all’Ospedale Manzoni di Lecco.

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