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Quelle 37 caprette fuggite dai lupi salvate a 2.500 metri di quota

Il gregge attaccato sulle montagne del Comasco si era disperso in alta montagna. Gli animali finalmente avvistati sono stati recuperati dai Vigili del Fuoco

“La sera le ricovero sempre nella stalla per difenderle dai lupi. L’unica volta che non l’ho fatto a causa di un contrattempo i lupi sono arrivati puntuali”. Così parla Alicia Necchi, la diciannovenne allevatrice comasca, tirando un sospiro di sollievo. Già, perché il gregge attaccato dai lupi si era disperso sul Monte Carinello, sopra Dosso del Liro (CO) e per ben 10 giorni Alicia e suo papà l’avevano cercato senza trovarne traccia. Un disastro per l’allevatrice che aveva avviato la sua attività da meno di un anno e che rischiava di perdere all’improvviso oltre la metà delle sue capre. “Era impossibile che fossero svanite nel nulla”, racconta la Necchi, “ma non riuscivamo a individuarle. L’ansia cresceva con il passare dei giorni. La neve e il gelo potevano essere letali per i miei animali. Poi ne abbiamo individuate alcune a circa 2.500 metri di quota, ma per noi recuperarle era impossibile. Allo stesso tempo bisognava fare in fretta, visto che non potevamo escludere neppure nuovi attacchi dei lupi. Allora ho chiesto aiuto ai Vigili del Fuoco”.

Così, dopo una serie di rinvii obbligati dal maltempo le squadre dei Vigili del fuoco di Dongo e del nucleo speleo alpino fluviale di Como sono salite in quota a bordo dell’elicottero Drago, portandosi nella zona indicata da Alicia e il papà. Con sorpresa hanno constatato che gli ovini ancora vivi erano per 37, molti di più di quanti si potesse sperare dopo le osservazioni fatte con il binocolo. Radunato il gregge i Vigili del fuoco hanno poi accompagnato in sicurezza il pastore e tutti gli animali lungo la discesa da quota 2.500 metri fino alla stalla situata a 600 metri.
Il bilancio alla fine è positivo, visto che sono state “solamente” due le capre predate, ma il tema della coesistenza con i grandi carnivori rimane di stretta attualità. Senza necessariamente demonizzare i lupi.

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