Amity Warme in libera sulla PreMuir Wall, Yosemite
La climber americana ha ripetuto i 33 tiri della via di 8a+/b su El Capitan in libera insieme a Brent Barghahn scalando da prima i passaggi chiave
Amity Warme ha scalato in libera la PreMuir Wall, su El Capitan, Yosemite. Trentatrè tiri con un grado massimo di 8a+/b, saliti recentemente anche dall’italiana Camilla Moroni. Warme, una delle scalatrici di big wall più riconosciute in America, si è legata con Brent Barghahn, ma ha assunto il comando della cordata su tutti i tiri chiave della via.
“Erano due anni che non scalavo su El Cap, e ho iniziato questa stagione con un grande entusiasmo per la prossima sfida. E si è rivelata molto più impegnativa del previsto! Molti fattori hanno contribuito a fare di questa salita una delle più dure che abbia mai portato a termine nella mia carriera – ma questo fa parte dell’arrampicata su big wall e sono molto grata per aver avuto l’opportunità di essere lassù, a lottare per questo obiettivo che per me significa molto, e per la fortuna di vederlo riuscito”, ha scritto Warme in merito alla sua salita.
Ha poi aggiunto qualche dettaglio sullo stile di scalata: “Ho fatto qualche salita in giornata da terra per provare i primi due tiri chiave, e per portare su un po’ di attrezzatura prima del tentativo di salita in libera. In parete, mi sono alternata con Brent per la maggior parte della via, ma ho scalato da prima tutti i tiri chiave. Ho usato protezioni pre-posizionate sullo stem corner e sul tiro di 8a+ finale”. Infine, ha dichiarato di aver spezzato un tiro utilizzando una sosta preesistente, perché non aveva il tempo di riprovare tutta la lunghezza, data la complessa gestione della temperatura e l’arrivo di un temporale il giorno seguente.
“Una delle maggiori difficoltà è stato il caldo. A causa dell’angolazione del sole in autunno, molti tiri sono al sole dalle 7 alle 19. Visto che non ho tantissimo margine su questi gradi, avevo bisogno di condizioni quantomeno decenti per liberare i tiri chiave, quindi abbiamo scalato prestissimo al mattino e di notte, aspettando per tutto il giorno che il sole se ne andasse. Questo è stato molto impegnativo, fisicamente e mentalmente, perché ogni tentativo lo sentivo come molto importante. Ho dovuto imparare a gestire la mia forza mentale, così da mettere a frutto ogni tentativo senza lasciare che la pressione mi consumasse” ha concluso Warme.
