Ambiente

I cani da guardiania, lavoratori instancabili e affidabili. Ma che sui sentieri fanno paura

Con il ritorno di lupi e orsi, l’utilizzo dei cani da guardiania sta aumentando. Ecco come lavorano e come comportarsi quando li si incontra

In alcuni casi il cane diventa collabora con l’uomo nel suo lavoro quotidiano. Ciò avviene, ad esempio, nella pastorizia dove i cani possono svolgere due ruoli completamente diversi: ci sono quelli da conduzione, addestrati per guidare il gregge, e quelli “da guardiania”, che lo difendono dai predatori.

Questi ultimi, fin da piccoli, vengono abituati a vivere insieme al bestiame in modo da stabilire un forte attaccamento al gregge ed essere in grado, da adulti, di sorvegliarlo per molte ore senza mai abbandonarlo. Inoltre, è importante che crescano senza sviluppare un istinto predatorio nei confronti delle specie che devono proteggere: non devono considerare pecore o capre come prede, ma come compagni da difendere.

Tecniche di difesa

I cani da guardiania rappresentano uno dei metodi dissuasivi più efficaci contro lupi e orsi contribuendo a ridurre i danni da predazione. Le tecniche di dissuasione utilizzate consistono principalmente nel marcare il territorio. Gli animali selvatici percepiscono la presenza dei cani e spesso evitano di avvicinarsi invadendo il loro spazio. Se, nonostante i segnali, un predatore cerca di avvicinarsi al gregge i cani possono abbaiare e, nei casi estremi in cui tutto questo non è sufficiente, arrivare ad un confronto aggressivo diretto. Gli esemplari bene addestrati sanno dosare le proprie reazioni e riservano quest’ultima opzione solo a chi minaccia direttamente un animale sotto la loro tutela.

Incontro sul sentiero: come comportarsi

Durante un’escursione, può capitare di trovarsi nei pressi di un gregge protetto da cani da guardiania. Di norma non c’è motivo di temerli: fin da piccoli imparano a riconoscere l’uomo e a distinguerlo da un predatore. È però importante rispettare alcune regole di comportamento per non spaventare  i “custodi” ed essere visti come una minaccia: avvicinarsi troppo al gregge o fare movimenti bruschi con bastoni non è una buona idea. Gli stessi cani da guardiania non vanno disturbati (neanche con coccole o cibo) affinché possano svolgere il loro lavoro con tranquillità. Se si ha con sé un cane meglio tenerlo sempre al guinzaglio per evitare che infastidisca il cane da guardiania o si interponga tra quest’ultimo e il suo gregge scatenando una reazione di difesa. Si è parlato dettagliatamente dei comportamenti da tenere quando si incontra un cane da guardiania in questo articolo.

Ritorno alla tradizione

I cani da guardiania sono stati usati per millenni, ma sulle Alpi la tradizione si era persa con la scomparsa di lupi e orsi. Con il ritorno dei grandi carnivori, il loro utilizzo è tornato a crescere. Una delle razze più diffuse è il Pastore Maremmano-Abruzzese.

Oggi diverse Regioni e Province Autonome sostengono gli allevatori con contributi per l’acquisto e il mantenimento di questi preziosi custodi.

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