Tre geotrekking per fare conoscere il patrimonio geologico delle Dolomiti
Grande successo per le escursioni con gli esperti alla scoperta dell’anima rocciosa delle Dolomiti Unesco. I prossimi appuntamenti da prenotare subito
L’indiscussa magnificenza paesaggistica delle Dolomiti accentra l’attenzione di chi ha la fortuna di poterne godere la bellezza. Ma se queste montagne sono entrate nel Patrimonio Mondiale dell’UNESCO altrettanto merito va alla loro eccezionale geologia. E quest’estate, proprio alla geologia sono dedicati i geotrekking organizzati dalla Fondazione Dolomiti UNESCO per avvicinare gli escursionisti alla conoscenza del patrimonio geologico, attraverso un approccio alla montagna lento e consapevole.
Chi osserva e frequenta queste montagne resta stupefatto di fronte alla varietà di forme e colori, alla verticalità delle pareti rocciose, alla presenza di torri, pinnacoli, creste frastagliate, cime svettanti, gole profonde, in un campionario così variegato di habitat che lo stupore si rinnova ad ogni passo.
E questa bellezza paesaggistica ha costituito un elemento fondamentale perché venisse sancito l’Eccezionale Valore Universale delle Dolomiti e se ne ufficializzasse così l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Nella dichiarazione di Siviglia del 2009, documento che attesta l’iscrizione, infatti si legge “I nove Sistemi montuosi che compongono il sito delle Dolomiti Patrimonio Mondiale comprendono una serie di paesaggi montani unici al mondo e di eccezionale bellezza naturale. Le loro cime, spettacolarmente verticali e pallide, presentano una varietà di forme scultoree che è straordinaria nel contesto mondiale”.
Ricordiamo che i nove sistemi montuosi a cui si riferisce la dichiarazione sono :1 Pelmo, Croda da Lago, 2 Marmolada, 3 Pale di San Martino, San Lucano, Dolomiti Bellunesi, Vette Feltrine, 4 Dolomiti Friulane e d’́Oltre Piave, 5 Dolomiti Settentrionali, 6 Puez-Odle, 7 Sciliar-Catinaccio, Latemar, 8 Bletterbach, 9 Dolomiti di Brenta.
L’importanza mondiale delle Dolomiti per le scienze della Terra
Oltre all’aspetto estetico però va ricordato che nella stessa dichiarazione, non senza minor forza, si pone l’accento anche sull’eccezionale valore geologico delle Dolomiti. Infatti si legge ancora: “Queste montagne possiedono inoltre un complesso di valori di importanza internazionale per le scienze della Terra. Anche la quantità e la concentrazione di formazioni carbonatiche estremamente varie è straordinaria a livello globale. Inoltre, la geologia, esposta in modo superbo, fornisce uno spaccato della vita marina nel periodo Triassico, all’indomani della più grande estinzione mai registrata nella storia della vita sulla Terra.
Poche aree del pianeta permettono di leggere gli ultimi 250 milioni di anni di storia della Terra con la ricchezza, precisione e continuità di informazioni che offrono le Dolomiti. Una lettura che all’occhio inesperto non è dato comprendere appieno ma che potrà essere molto più chiara seguendo i Geotrekking organizzati nel corso dell’estate.
I prossimi appuntamenti
Il primo geotrekking si è svolto nei giorni scorsi nel parco naturale Puez- Odle. In considerazione del successo riscosso (sold out con largo anticipo) e del limitato numero di posti disponibili, vale la pena prendere nota – ed eventualmente prenotare – dei prossimi appuntamenti.
Il 22 agosto si va nel Parco Naturale Dolomiti Friulane, al rifugio Maniago, dove, dopo una camminata nel cuore della Val Zemola, si arriverà al cospetto del Duranno insieme al geologo Antonio Cossutta e all’accompagnatore di media montagna Laura Olivotto. Appuntamento successivo il 27 agosto nel Parco Naturale Adamello Brenta Global Geopark dove salendo verso il rifugio Alimonta, si potranno ascoltate le spiegazioni del geologo Riccardo Tomasoni del MUSE di Trento, di Giuseppe Alberti del Parco e dalla guida alpina Simone Elmi. Infine, spazio anche ai circhi glaciali e alle altre peculiarità geologiche delle Dolomiti d’Ampezzo, dove il 4 settembre, accompagneranno gli escursionisti verso il rifugio Biella, il direttore del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo Michele Da Pozzo, il geologo Emiliano Oddone e l’accompagnatore di media montagna Laura Olivotto.
Tutti i trekking sono gratuiti e con iscrizione obbligatoria.