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Ancora frane dalla Croda Marcora, viabilità interrotta ancora per giorni. Guarda i video

La fragile montagna del Bellunese continua a franare, creando soprattutto problemi di viabilità. Preoccupazione anche in vista delle Olimpiadi

Non c’è pace per gli abitanti della Valle del Boite e di San Vito di Cadore. Sono almeno quattro le grandi frane che dal 14 giugno si sono staccate dalla Croda Marcora, nel gruppo del Sorapiss, quasi sempre raggiungendo il fondovalle e cancellando tratti della statale Alemagna che porta a Cortina d’Ampezzo.  La fortuna ha fatto sì che non si registrassero vittime tra gli automobilisti di passaggio, e non sono stati interessati centri abitati. Il materiale sceso dalla montagna ha infatti seguito “strade” conosciute da secoli. Nessuno, in zona, si azzarda a costruire in aree note per la loro pericolosità. Danneggiati, e dichiarati impercorribili, sono invece alcuni sentieri e la Ferrata Berti.

Al momento la statale 51 Alemagna è chiusa per i lavori di ripristino. Secondo i tecnici, la riapertura non potrà avvenire prima di tre giorni (forse anche di più per quanto riguarda il traffico privato).

Lavori in corso

L’instabilità della montagna pone però numerosi  interrogativi relativi alla sicurezza sia nell’immediato che in vista delle Olimpiadi che si disputeranno a Cortina tra qualche mese. Un blocco della viabilità in quel periodo avrebbe infatti conseguenze pesantissime. La Valle del Boite è infatti la porta d’accesso più comoda, soprattutto d’inverno, alla conca ampezzana. Difficile immaginare gli effetti del transito dei pesanti mezzi  legati all’effettuazione dei Giochi dal Passo Falzarego, dal Passo Giau, ma anche dal più agevole valico di Cimabanche.
Ipotizzare, in tempi brevi, rimedi definitivi alla situazione non è realistico. Sarà comunque  certamente implementato il sistema di monitoraggio della montagna collegandolo a nuovi strumenti di allerta. Radar, telecamere e semafori saranno installati nelle zone più esposte, così da garantire interventi tempestivi e sicurezza per chi transita. Ma almeno per quanto riguarda il periodo invernale si dovrà fare affidamento sulle basse temperature.

La colata detritica

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