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Aspromonte: chiude la scuola, bambini costretti a fare 50 chilometri al giorno

Affacciato sul versante meridionale dell’Aspromonte, a 971 metri sul livello del mare, Roccaforte del Greco conta 550 abitanti, ma un tempo erano molti di più. “Negli ultimi decenni il paese è andato incontro a una crisi lavorativa che l’ha posto in una situazione di marginalità, portando a uno spopolamento immediato che ha fatto passare il comune da circa 1300, 1400 abitanti ad appena 500”, ci racconta il sindaco Domenico Penna.

Lo stesso ha scritto in questi giorni una lettera all’attenzione della Presidenza del Consiglio del ministri, al ministro dell’Istruzione e all’ufficio scolastico regionale della Calabria chiedendo di ovviare a un problema decisamente importante: la scuola di Roccaforte del Greco Ha cessato di vivere. Il diritto allo studio ad ogni cittadino, sancito dalla Costituzione Italiana, non viene riconosciuto ai bambini di questo piccolo paese di montagna”, scrive nella lettera il sindaco del piccolo centro calabrese.

“Sono state proprio le istituzioni scolastiche – prosegue – a voler chiudere in faccia le porte della loro scuola ai bambini di Roccaforte del Greco, dimostrando tra l’altro poco garbo alle sollecitazioni delle altre istituzioni”. Un provvedimento che negli anni precedenti ha sempre trovato soluzione alternativa con “Il mantenimento della scuola pluriclasse primaria anche in deroga alle normative nazionali e organizzative”.

A causa di questa situazione che si è venuta a creare il piccolo paese appenninico è quindi rimasto senza scuola elementare. Nel piccolo istituto di paese ci sarebbero stati 4 bambini che oggi devono invece sobbarcarsi un viaggio giornaliero di oltre 50 chilometri “Su una strada in condizioni di scarsa percorribilità a causa di precaria manutenzione, soggetta durante il periodo invernale e frane e smottamenti”.

A causa di questo provvedimento, secondo il sindaco, si aumenterà e velocizzerà lo spopolamento per l’aumentata marginalizzazione del territorio.

“È normale far aumentare l’isolamento e la marginalità di questo piccolo centro aspromontano, alla cui comunità è riconosciuta la peculiarità di minoranza linguistica (minoranza area grecanica) tutelata dalla L. 15 dicembre 1999, n.482, nonché spopolarla con pregiudizio per la propria identità linguistica e culturale?” domanda il sindaco che, nel corso di questi ultimi anni ha cercato di risolvere il problema e permettere il mantenimento della scuola primaria in tutti i modi.

Il comune è infatti in attesa di poter concretizzare la partecipazione ai progetti SPRAR “Per l’accoglienza di cinque nuclei familiari con minori a carico”. Inoltre Roccaforte del Greco, insieme agli altri undici comuni dell’Area Grecanica, fa parte di un Progetto Pilota nella Strategia Nazionale per le Aree Interne che prevede “A breve l’istituzione di una unica scuola di ‘area’ che mette assieme i comuni di Roccaforte del Greco, San Lorenzo e Bagaladi”. Interessanti e valide le proposte avanzate dal borgo appenninico per impedire lo svuotamento del paese.

“Credevamo fosse normale ritenere fondamentale mantenere la presenza dello Stato tramite un presidio scolastico su un territorio particolare come quello di Roccaforte del Greco, in cui il diritto allo studio diventa inseparabile dall’educazione alla legalità”, conclude il sindaco Domenico Penna.

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