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Scontri in Val Susa: ferito giovane no tav

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TORINO — Torna a salire la tensione in Val di Susa. Ieri gli scontri fra manifestanti e polizia a Coldimosso hanno portato al ferimento di un giovane anarchico che si trova tuttora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Le Molinette di Torino. Feriti anche due poliziotti.

Tutto è accaduto dopo le 17, durante la mobilitazione contro il nuovo sondaggio preliminare per realizzazione dell’alta velocitá Torino-Lione. I No Tav si ritrovano al presidio dell’autoporto a Susa e decidono di fare una puntata fino alla trivella che dovrà fare i carotaggi a Coldimosso.
 
Il corteo partito dall’autoporto arriva alla trivella in serata. Volano palle di neve e forse, qualche cosa in più. Certo è che la polizia risponde con cariche, più volte. Nel parapiglia generale, un giovane anarchico viene colpito e cade. I poliziotti non si fermano. Il ragazzo vomita sangue, non riesce più a muovere le gambe.
 
Portato d’urgenza all’ospedale di Susa, in serate è stato trasferito al Le Molinette di Torino, dove il giovane è stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di neurochirurgia. Sempre cosciente, è stato sottoposto a una tac che gli ha riscontrato un ematoma cerebrale post-traumatico. Il giovane  tuttavia non verrà sopposto a intervento chirurgico. I medici non lo ritengono necessario.
 
Nel frattempo, nella notte, altri esponenti No Tav hanno bloccato l’autostrada Torino-Bardonecchia dove stava transitando la trivella utilizzata per il carotaggio di Coldimosso. Il camion che trasporta il macchinario è stato circondato. Poi la protesta si è spostata nel capoluogo piemontese, in particolare in via Giordano Bruno, dove alcune decine di persone si sono riunite per un picchetto bloccando l’uscita dei camion della distribuzione del quotidiano La Stampa.
 
I manifestanti sono stati fatti allontanare, senza tensioni, dalla polizia e il presidio si è sciolto intorno alle 2 e 30. Sui muri le scritte parlano di "sbirri e giornalisti infami", "no tav", "Calabresi assassino".
 
L’ex ministro comunista Paolo Ferrero, dopo commenti da par suo, ha invitato "qualche esponente democratico, se c’è in parlamento, a presentare un’interrogazione urgente al ministro degli interni Maroni".
 
WP

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