
“È una bella giornata per Elva e per tutta la Val Maira. Nonostante le tante sfide che abbiamo di fronte, guardiamo al futuro con impegno e determinazione”, ha sottolineato il sindaco Laura Lacopo. “Siamo sulla strada giusta – ha ribadito il presidente dell’Unione montana e Consigliere provinciale Roberto Colombero – La Valle Maira ha imboccato un percorso virtuoso prima di altri. Qui a Elva si vede il senso di appartenza alla comunità. E su questo dobbiamo lavorare. Abbiamo recuperato i borghi, dunque puntato sull’urbs, ma oggi dobbiamo lavorare sulla civitas, la comunità appunto. Abbiamo questo valore forte che è alla base della crescita. Gli Olandesi che vengono qui in vacanza ci dicono che viviamo nel posto più bello del mondo. Ne siamo orgogliosi ovviamente. E se è vero che la bellezza salverà il mondo, dobbiamo superare la nostalgia, puntare su chi vive e vuole vivere qui, su chi vuole fare impresa. Anche il sito dedicato ai borghi alpini dimostra che solo con le persone insieme, con la comunità, si può vincere”.
“Il sito offre spazi nei quali condividere idee e progetti – gli fa eco Massimo Crotti, architetto e fondatore con Antonio De Rossi dell’Istituto di Architettura Montana del Politecnico di Torino – La montagna è luogo di incontri. Oggi, grazie al recupero dei borghi, abbiamo esempi architettonici virtuosi da presentare in Europa e al mondo, che vincono premi internazionali, come Ostana a Trento. Bellezza, cultura e lavoro sono i tre assi sui quali muoverci. Dobbiamo agire sulla formazione dei nuovi architetti. Lo stiamo facendo con tesi di laurea, corsi sul territorio, nuove tecniche e nuovi stili. Non basta usare bene pietra e legno. Innovare fa parte del riscatto della montagna. E così l’architettura si concentra sugli spazi da abitare, puntando su rivitalizzazione e riuso. Dovremo mappare le borgate sulle quali agire, non tutto è recuperabile e di certo non ci interessa museificare i borghi. I sindaci devono fare da registi di questa operazione. Il sito ci aiuta a rafforzare la rete delle borgate che tornano a vivere”.
Nel portale si raccontano i singoli progetti di recupero, gli interventi già effettuati, i bandi disponibili, le esperienze in altre parti d’Italia. “Vorremmo anche raccontare le storie di chi è tornato, di chi si reinsedia, di chi ha aperto un albergo diffuso o una locanda occitana, come a Elva o a Lottulo – spiega Marco Bussone, che ne ha curato la realizzazione e i contenuti – Abbiamo creato due anni fa una rete di Comuni con il club di prodotto Borghi alpini. Dobbiamo farla crescere e vogliamo fare in modo che attorno al tema della rivitalizzazione dei borghi alpini ci sia prima di tutto una forte attenzione politico-istituzionale. Il Piemonte ha aperto una strada nuova in Italia. Che ora prosegue con una vetrina on line fruibile in tutto il mondo”.