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Messner: “chiudiamo i passi dolomitici 5-6 ore al giorno”

Photo courtesy adnkronos.com

Sulle pagine dell’Alto Adige è stato aperto un dibattito relativo all’utilizzo delle strade che salgono ai passi dolomitici, che in estate vedono un forte intensificarsi del traffico legato al turismo, con conseguente inquinamento sonoro e dell’aria.

Ad intervenire nella discussione anche Reihold Messner, che identifica come soluzione ideale quella della chiusura dei passi per 5-6 ore al giorno a macchine e moto. Chi non può spostarsi a piedi o in bici potrà utilizzare gli impianti o, in caso di chiusura di questi, dei bus-navetta, che verranno predisposti. “Solo se andiamo a piedi o in bici, ovvero con un ritmo lento, possiamo veramente apprezzare ciò che ci circonda. – raconta Messner al giornalista dell’Alto Adige – Altrimenti è tutta una corsa, al termine della quale non ci rimane niente. Per non parlare del rumore: vai nel gruppo del Sella e senti il rumore delle moto che affrontano i tornanti del passo. Un incubo per chi s’illudeva di immergersi nel silenzio delle montagne”.

Ovviamente questa soluzione non è nuova: è da anni che se ne parla, come dell’ipotesi di predisporre un ticket per l’accesso, ottenendo però sempre la contrarietà di operatori turistici e ristoratori, che temono di vedere i propri intorti ridotti. Un problema che non esiste per l’alpinista, secondo cui “il turismo in bicicletta è un turismo di qualità. Perché se è vero che sui passi ci si va in bicicletta, nelle vallate limitrofe ci si arriva con la macchina. Si dorme negli alberghi, si fanno acquisti nei negozi”.

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