
WASHINGTON, USA – È morto sabato l’alpinista norvegese Arvid Lahti, 58 anni, sul Monte Rainer, negli Stati Uniti. A darne notizia è la sua compagna di scalata Monique Richard sulla sua pagina Facebook. I due alpinisti sono stati sorpresi sabato, durante il rientro dalla cima, da una bufera di neve molto forte, che li ha costretti a passare la notte sotto un crinale della montagna.
Lathi non è riuscito a superare la notte ed è morto per ipotermia, mentre Richard è riuscita invece a raggiungere la mattina seguente Camp Muir, dove è stata tratta in salvo dai soccorsi.
Il corpo del norvegese è stato recuperato dai ranger solo ieri utilizzando alcuni elicotteri.
La coppia aveva tentato la vetta del Monte Rainer venerdì, ma non sono riusciti a scendere prima della tempesta, con venti fino ad 83 miglia orarie. Alcuni alpinisti notando il mancato rientro avevano dato l’allarme.
Arvid Lahti era un alpinista esperto e conosciuto soprattutto per essere il primo norvegese ad aver raggiunto la cima dell’Everest da entrambi i versanti nel medesimo anno; l’anno scorso, assieme a Monique Richard, aveva tentato la vetta del K2, sue anche le vette del Makalu, Cho Oyu e dell’Acancagua.
“Ho una terribile notizia da dare … ho perso il mio compagna di scalata, il mio migliore ed amato amico Arvid Lathi. Venerdì notte, sul Monte Rainer, siamo stati colti da una violenta tempeste di neve e vento, inaspettata da tutti. Siamo stati costretti a trascorrere la notte vicino ad uno spazio roccioso. Siamo andati in ipotermia ed io ero sicura che sarei stata io quella che sarebbe morta… ma Arvid è morto sabato mattina tra le mie braccia… il suo ultimo respiro mi ha dato il coraggio di raggiungere Camp Muir e sono stata salvata dai soccorsi. Esprimo le mie condoglianze alla sua amata madre, a sua sorella e suo fratello che stanno vivendo momenti molto dolorosi… So che molti hanno avuto l’opportunità di incontrare Arvid e persino condividere con lui montagne e scalate. Era amato da molti essendo una così bella persona. Sto passando momenti molto difficili da quando è morto tanto lo amavo profondamente. Abbiamo condiviso così tante e felici avventure e momenti assieme. Addio amico mio, il più fedele di tutti. Ora puoi salire tutti gli 8000 che desideri e molto di più. Ti voglio bene…”