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Sarti (Ana): l’importanza di essere un alpino

BERGAMO — Dopo l’attentato di ieri a Kabul, in Afghanistan, in cui ha perso la vita l’alpino Giorgio Langella, il pensiero va a tutte quelle persone che si dedicano agli altri. Che, ogni giorno, rischiano la vita per proteggere la Patria, per lottare contro la guerra e sperare nella pace, per aiutare le vittime di tanta violenza. "Questa è la missione di ogni alpino", ci racconta il presidente dell’Associazione nazionale alpini – sezione di Bergamo, la più numerosa d’Italia – Antonio Sarti.

"Siamo molto vicini alla famiglia dell’alpino morto nell’attentato in Afghanistan – afferma Sarti. E’ stato un grande dolore per tutti noi. Ma è anche motivo di orgoglio sapere che ci sono alpini che sacrificano la propria vita in missioni per la pace. Persone che, in Italia e all’estero, si dedicano agli altri pur conoscendo i rischi".
 
"Per noi alpini, il sacrificio è semplicemente fare il proprio dovere in pace e in guerra – continua il presidente dell’Associazione. La nostra missione non è quella di sparare, ma di intervenire dopo la guerra e aiutare le popolazioni in difficoltà".
 
E poi una parola rivolta ai giovani che vogliono intraprendere la carriera da alpino. "Ci vuole tanta volontà e spirito di servizio. Nulla è regalato. Ogni cosa va sofferta, costruita e raggiunta. Difendere la patria è gratificante perchè fa sentire utili e vivere in una comunità dove ci si aiuta è sicuramente positivo", conclude Sarti.
 
Greta Consoli

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