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Che Mario potesse sposarsi una ragazza spagnola, suo padre Patrizio, austera guida alpina, non lo avrebbe mai messo in conto. Ma poi anche lui se ne andò per una malattia e rimase il Mario che cominciò a frequentare l’alta quota, gli 8000 fino a diventare un bravo alpinista. “Un ragazzo d’oro”.
Mi vien sempre male ricordare gli amici, tanti, troppi che se ne sono andati in montagna.
Ma il libro e questa sua bellissima fotografia, con la faccia di gomma e le grandi mani, mi inducono a pensare a lui e a farlo ricordare a tutti gli amici, moltissimi, che gli hanno voluto bene.
Ciao Mario, Grazie Pino.[:]