
[:it]BERGAMO — Si avvia il reality “Monte Bianco – Sfida verticale”. Da questa sera alle 21 su Rai2 anche gli alpinisti avranno il loro spazio nella realtà televisiva. Non ho dubbi che sarà un che di televisivamente professionale e, per coloro per i quali la montagna ha un valore, anche estetico oltre che “avventuroso”, un momento di spettacolo televisivo che sono pronto a scommettere sarà appassionante per la stragrande maggioranza dei teledipendenti. Certo dipenderà dal livello di dipendenza televisiva espressa da ognuno di noi, eppure, anche se avremo il naso arricciato e tutto il parterre di pregiudizi schierato, non potremo fare a meno di guardare le falesie, i sentieri, i ghiacciai, le fatiche e le tragiche goffaggini dei protagonisti del primo reality sulla montagna.
L’idea è vecchia, perché se ne parlò in più occasioni fin della prima edizione del Grande Fratello, e in qualche modo anche precedentemente la voglia di raccontare in diretta la vita di una spedizione alpinistica era parsa una possibilità (Quota 8000 – metà anni ’80), per far conoscere l’alpinismo esplorativo dell’Himalaya e quel che accadeva praticandolo. Ma i mezzi e i tempi televisivi non erano ancora maturi.
L’idea di un reality attorno al Monte Bianco pare ora una buona soluzione. Oltretutto in pochi sanno cosa è questa montagna, come si sale e cosa comporta provare ad arrivare sulla sua cima , quali rischi e se ce ne sono e a quali entusiasmi e esaltazioni si va incontro. Una montagna fuori casa il “Bianco”, anche se in senso assoluto ci sono saliti in pochi.
Simone Moro. Per qualche settimana ci toccherà la sua stridula ma non spiacevole voce, ma anche il suo buon cervello, e una storia alpinistica personale importante. E’ un ottimo professionista, più di ogni altro che si occupa di montagna nel nostro Paese e probabilmente anche a livello internazionale. Ci sa andare in parete, sia sulle montagne di casa sia su quelle himalayane, anche d’inverno… e sa comunicare e raccontare.
Guardiamoci “Monte Bianco”. Senza i pregiudizi che hanno reso talvolta meschino anche l’alpinismo migliore e “eroico”. Certo non sarà questo il caso, ma di certo, e lo spero, qualche bella immagine e un po’ di divertimento virtual-alpinistico potremo gustarlo.
Non se ne poteva più di “Isole”. Vai “Monte Bianco”![:]