
VERMIGLIO, Trento — Tragedia ieri sul Gruppo della Presanella: a pochi metri dalla vetta di Cima Busazza una sporgenza rocciosa ha ceduto, facendo sbilanciare l’alpinista che vi era aggrappato. Il 62enne, che procedeva slegato, è precipitato per 400 metri. I soccorritori giunti sul posto non hanno potuto far altro che recuperare la salma dell’uomo.
Secondo quanto riporta il comunicato stampa del Soccorso Alpino Trentino, tre alpinisti della provincia di Bergamo stava scalando nella mattinata di ieri Cima Busazza, vetta di 3326 metri facente parte del gruppo montuoso della Presanella. L’incidente si è verificato attorno a mezzogiorno, quando i tre stavano salendo lungo il canale innevato che si ricongiunge, nella parte finale, alla parete nord della montagna.
Il 62enne, che procedeva slegato, si trovava a circa 4 metri dalla cima quando si è “attaccato” a una sporgenza della roccia che, cedendo, lo ha sbilanciato all’indietro, facendolo precipitare per circa 400 metri. I compagni hanno immediatamente dato l’allarme e sul posto è arrivato l’elicottero con a bordo il personale medico, il tecnico di elisoccorso del Soccorso alpino e una squadra di tecnici della Stazione di Vermiglio.
I soccorritori si sono calati con verricello dall’elicottero, ma purtroppo non hanno potuto fare altro che constatare la morte dell’alpinista. La salma è stata recuperata dal mezzo aereo e portata nella camera mortuaria del cimitero di Vermiglio.