
ISLAMABAD, Pakistan — Una nuova via sulla parete nordovest della Torre di Trango. E il completamento di una via ucraina iniziata ed interrotta a metà nel 1987. I giovanissimi alpinisti russi guidati da Nickolay Zakharov hanno messo a segno due splendidi risultati in Karakorum, prima di dirigersi verso il Broad Peak.
Prima di affrontare le pareti di un ottomila, bisogna sapersi destreggiare alla perfezione sulle più difficili pareti d’alta quota. E’ questa la filosofia russa per "tirar su" nuovi fuoriclasse dell’alpinismo. E sembra che dia ottimi risultati.
Nei giorni scorsi un team di giovani talenti sovietici provenienti da Krasnoyarsk, alla prima esperienza in Karakorum, ha messo a segno due delle più belle e difficili scalate della stagione sulle celebri e imponenti pareti delle Torri di Trango.
La via nuova è stata aperta da Alexander Mikhalicyn, Eugeny Beljaev, Alexey Komissarov e Igor Loginov sulla parete nordovest di Trango. I quattro giovani russi sono arrivati in vetta giovedì scorso dopo giorni di intenso lavoro in parete e difficili momenti di scalata sotto vento, acqua e neve.
I loro compagni, guidati da Oleg Khvostenko, hanno invece risalito la via iniziata da una spedizione ucraina nel 2003 e l’hanno completata unendola alla nuova via aperta dai ompagni qualche giorno prima. Della squadra hanno fatto parte Vladimir Arkhipov, Yuri Glazyrin, Denis Prokofief, Serguey Cherezov, Alexander Yanushevich.
Il gruppo ha raggiunto la vetta proprio ieri, dopo difficili giorni in parete tormentati dal maltempo e dalla bufera, poi hanno iniziato la discesa. Ora stanno bivaccando due ore sotto la cima.
Sara Sottocornola