AOSTA — I produttori valdaostani di fontina rinunciano agli ogm )gli organismi geneticamente modificati). Lo ha deciso il Consorzio di tutela del più famoso formaggio tipico della regione.
Dal prossimo futuro, dunque, il latte utilizzato per la fontina dovrà quindi essere fornito solo da vacche alimentate da mangimi provenienti da coltivazioni naturali.
La decisione al termine di un confronto con le associazioni di categoria della filiera di produzione. E dopo un’indagine sulla disponibilità dei mangimi no-Ogm e sull’aumento di costi, calcolato nell’ordine del 3 per cento.