Secondo quanto riferito dai responsabili, la talpa (Tunnel Boring Machine) scaverà tra i 7 e i 10 metri di roccia al giorno nel massiccio d’Ambin, proseguendo nel cunicolo che per i primi 200 metri è stato aperto con escavatori tradizionali. Si tratta del tunnel geognostico, una perforazione propedeutica della montagna che preparerà la base per gli scavi definitivi del tunnel della Torino Lione.
In circa due anni, la talpa dovrà scendere per 7 chilometri aprendo un tunnel del diametro di di 6,5 metri, con un dislivello complessivo di 180 metri. Raggiungerà il livello dove passerà il maxi-tunnel della nuova ferrovia.
All’inaugurazione sono intervenuti il sindaco di Torino Piero Fassino, il presidente della delegazione francese alla Cig – Commissione Intergovernativa Louis Besson, il presidente dell’Osservatorio sulla Torino-Lione Mario Virano, il sindaco di Chambery Bernadette Laclais, il presidente della provincia di Torino Antonio Saitta, la vice presidente della regione Rhone Alpes Eliane Giraud.
Il cantiere, recintato dal 2011 e già sede di aspri scontri con il movimento No-Tav, è presidiato dalle forze dell’ordine e da un contingente di 400 militari dell’Esercito. Il movimento No-Tav progetta una manifestazione di protesta nei prossimi giorni e qualcuno ha bollato l’inaugurazione della talpa come una «bufala mediatica», sostenendo che i lavori non inizieranno che fra qualche mese.
“Qualsiasi persona di buon senso e di onestà intellettuale si rende conto della irreversibilità dell’opera” ha dichiarato Mario Virano, presidente dell’Osservatorio della Torino-Lione.