LONDRA — Si espandono alla velocità di 3 chilometri all’anno. E’ una vera e propria spada di Damocle quella che pende sopra i nostri raccolti, secondo una ricerca condotta dalle università di Exeter e Oxford: i parassiti e gli insetti di grano, patate e coltivazioni stanno trovando sempre più terreno fertile per la loro riproduzione.
Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Nature Climate Change, ha riguardato oltre 600 tipi di parassiti di tutto il mondo e la loro diffusione negli ultimi 50 anni: si parla di funghi come la ruggine del grano che sta devastando raccolti in Africa e Asia, insetti come lo scarafaggio dei pini d’alta quota che sta distruggendo i boschi degli stati uniti, batteri virus e altri tipi di parassiti.
Secondo la ricerca, i parassiti si stanno spostando di latitudine, muovendosi verso i Poli e verso le montagne, in luoghi che un tempo per loro erano troppo freddi. La velocità media è di 3 km all’anno, ma alcune specie si stanno muovendo anche più rapidamente.
Il pericolo è che la percentuale di raccolto perso a causa dei parassiti – oggi circa il 10-16% a livello mondiale – aumenti in modo importante a seguito del riscaldamento climatico.
“La sicurezza alimentare globale è una delle sfide maggiori che dovremo affrontare nei prossimi decenni – ha commentato Dan Bebber, coordinatore della ricerca -. E’ assolutamente necessario combattere i parassiti. Una delle cose da fare è mappare la loro diffusione in modo preciso e cercare di controllarla, proteggendo i confini e mettendo in quarantena le piante malate”.