
BERGAMO — E’ emergenza per la frana che da qualche giorno minaccia il paese di Briolo e San Giovanni Bianco, in Val Brembana. Una cinquantina di persone sfollate, scuola e biblioteca chiuse. E si continua a monitorare la situazione: ieri sono state installate strumentazioni elettroniche che rilevano ogni minimo movimento dello smottamento.
La frana continua a muoversi e la paura cresce. Dal pendio che scende da Briolo, dicono gli esperti, potrebbero staccarsi fino a 70mila metri cubi di materiale. Nei giorni scorsi sono state tenute sotto controllo le fessure e le crepe che sono apparse nel campo da calcio, posizionato proprio sopra il punto di distacco.
E si cerca di fare il possibile per monitorare al meglio la situazione. "Ieri la frana ha rallentato i suoi movimenti e ne abbiamo approfittato per intervenire ai piedi dello smottamento – ha spiegato alla stampa Claudio Merati dello Ster -. E’ stato posizionato del materiale di riporto del cantiere per cercare di contrastare la spinta della frana".
"Inoltre sono stati posati alcuni cubi di calcestruzzo sulla stradina a valle per riparare le case dal materiale che scivola". Grazie agli strumenti elettronici installati sarà possibile rilevare ogni minimo movimento. Nel caso di un nuovo smottamento, una sirena darà l’allerta.
Già 39 persone sono state sfollate dalle loro abitazioni e 17 pazienti del centro psichiatrico dell’ospedale sono state trasferite in altri reparti. La struttura è stata considerata "a rischio" in quanto molto vicina alla traiettoria della frana.
Tutta l’area interessata allo smottamento è stata transennata ed è vietato l’accesso alle persone. Alcuni volontari comunali e della Protezione civile sorvegliano giorno e notte la zona, insieme ai carabinieri della stazione di San Giovanni Bianco.
Ora c’è anche la preoccupazione per il maltempo. In caso di pioggia, la situazione potrebbe peggiorare.
Greta Consoli
(foto courtesy of www.eco.bg.it)