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Bloccati dal torrente in piena, 2 ragazzi recuperati sulle Dolomiti bellunesi

Bivacco Campestrin (Photo www.caisandona.it)
Bivacco Campestrin (Photo www.caisandona.it)

OSPITALE DI CADORE, Belluno — Sono stati recuperati ieri i due giovani escursionisti bloccati da sabato al Bivacco Campestrin, posto a 1649 metri nel Gruppo del Bosconero, nelle Dolomiti bellunesi. I ragazzi, due ventenni foggiani, erano saliti sabato da Ospitale di Cadore diretti al bivacco Campestrin per la Valbona, con l’intenzione di svalicare e scendere dalla parte di Cibiana. Trascorsa la notte si sono trovati bloccati il giorno dopo dal maltempo e alla fine lunedì mattina hanno chiesto aiuto al Soccorso alpino.

La coppia, un ragazzo e una ragazza, ha trascorso la notte tra sabato e domenica al bivacco Campestrin, con l’intento la mattina successiva di scendere dalla parte di Cibiana, ma al risveglio sono stati costretti a rimanere al rifugio a causa del cattivo tempo. Lunedì mattina i due erano intenzionati a tornare indietro da dove erano venuti, ovvero a scendere alla Casera Valbona, il rifugio posto a 1241 metri che dista circa un’ora e mezza da Ospitale. Ma, come racconta il Soccorso alpino veneto, sono stati fermati da un torrente in piena, impossibile da guadare.

A quel punto i giovani sono tornati al bivacco Campestrin per provare l’itinerario verso Cibiana risalendo fino alla forcella, ma lungo il tragitto sono stati nuovamente impossibilitati a proseguire, questa volta a causa della neve. A quel punto sono rientrati al bivacco e hanno chiesto aiuto con il cellulare.

Attorno alle 12.30 è arrivato l’allarme al Soccorso alpino di Longarone, dal momento che il cattivo tempo impediva all’elicottero del Suem di Pieve di Cadore di alzarsi in volo. Grazie all’intervento di una ruspa fornita dal Comune di Ospitale di Cadore, è stato possibile liberare la strada fino a Casera Valbona, altrimenti impercorribile con le jeep: a quel punto le squadre di soccorso hanno potuto raggiungere il bivacco. I soccorritori – in tutto una decina quelli che hanno preso parte alle operazioni – hanno aiutato i ragazzi a scendere a valle facendoli superare il torrente per mezzo di una teleferica che hanno fissato appositamente. L’intervento si è concluso verso le 16.

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