CATANIA — Macabro ritrovamento sulle montagne in provincia di Catania. Il corpo senza vita di Concetta Barbagallo, l’infermiera scomparsa nella notte tra martedì e mercoledì, è stato ritrovato in una valigia abbandonata sulla strada provinciale 92 dell’Etna.
La donna – 55 anni, sposata e madre di due figli – lavorava all’ospedale Garibaldi del capoluogo etneo. Mercoledì i familiari ne avevano denunciato la scomparsa alla Questura. Dopo circa 36 ore di ricerche la donna è stata trovata morta. Secondo gli inquirenti è stata strangolata e il cadavere messo in una valigia, abbandonata in territorio di Belpasso, ai piedi del vulcano siciliano.
Gli investigatori indagano sui contrasti dovuti a motivi economici. Già i primi interrogatori dei parenti e conoscenti della vittima, avevano fatto emergere informazioni su alcune operazioni immobiliari che avevano destato sospetti negli inquirenti. Un affare era andato male, l’infermiera riteneva di aver perso soldi a causa di manovre poco chiare, ed era intenzionata a riavere il denaro perduto. Da qui la squadra mobile è risalita al l’assassino.
L’uomo ha già confessato. Il movente del delitto sarebbe quel contrasto sugli investimenti economici fatti con i soldi della donna, che voleva rientrare in possesso del suo denaro.
Valentina d’Angella