Alps Benchmarking: le camere di commercio alpine fanno squadra
TRENTO — Valorizzare i prodotti tipici e l’economia locale, fare squadra su progetti comuni, fissare esempi e buone pratiche. Questo l’obiettivo del progetto Alps Benchmarking avviato nei mesi scorsi dalle camere di commercio di Aosta, Belluno, Bolzano, Sondrio, Verbano-Cusio-Ossola e Trento, a cui si è aggiunto da poco anche Cuneo.
L’idea di fondo è quella de “l’unione fa la forza”: una collaborazione fra province affini, geograficamente vicine e disponibili a mettere in comune esperienze per individuare progettualità che diano nuovo impulso all’economia della montagna.
Il primo step della collaborazione sarà dedicato a raccogliere dati su la qualità della vita, il credito, la ricchezza energetica, la vocazione turistica, l’accessibilità (infrastrutture), la propensione all’export e l’innovazione e l’individuazione di punti di forza, di debolezza e condivisione di best practices. Poi si passerà allo sviluppo di nuove progettualità che potrebbero avvalersi di risorse provenienti da fondi comunitari e sulla valorizzazione delle già esistenti collaborazioni transfrontaliere.
Il 18 maggio a Trento si è tenuto un focus sui prodotti lattiero caseari, da cui è emersa la necessità di una più definita tracciabilità dei prodotti, di una collaborazione anche commerciale fra le singole realtà d’impresa e di un sempre più stretto legame fra eccellenze agroalimentari e turismo. In un secondo incontro fissato per settembre le Camere di Commercio coinvolte inizieranno a pensare a delle progettualità comuni. Nei prossimi mesi ci saranno incontri operativi su altri temi come foresta-legnoenergia, turismo, efficienza energetica, edilizia sostenibile, frutticoltura e innovazione.
“Con Alps Benchmarking è nata una filiera corta delle Camere di Commercio alpine – dice l’ideatore del progetto, Emanuele Bertolini, presidente della Cciaa di Sondrio -. In dialogo con il sistema camerale nazionale, vuole affrontare alcuni temi di particolare rilevanza per le comunità di montagna”.
“Unioncamere guarda con grande favore a questa iniziativa – ha detto Ferruccio Dardanello di Unioncamere – nella convinzione che porterà nuovo sviluppo alle economie dei territori di montagna, contribuendo a superarne le fragilità e a valorizzarne il patrimonio produttivo. Le produzioni agroalimentari dell’arco alpino non sono fra lo concorrenziali, ma complementari e possono costituire uno dei punti di partenza per il rilancio delle nostre economie”.