BORSO DEL GRAPPA, TREVISO — Prova a volare col parapendio ma resta impigliata agli alberi poco dopo la partenza. E’ costato caro, ad una 40enne trevisana, il volo nei dintorni del Grappa: la donna, recuperata incolume dal soccorso alpino, ha dovuto pagare un conto di 550 euro per l’operazione di soccorso, ritenuta non necessaria.
La donna era decollata da Col del Puppolo. Poco dopo la partenza ha perso il controllo del mezzo e si è incagliata ad un albero restando sospesa a 10 metri d’altezza. Forse poteva riuscire a liberarsi da sola, ma la donna non ha attivato il fumogeno verde che i parapendisti dovrebbero lanciare in caso di atterraggio fuori zona ma senza pericolo. Così qualcuno ha chiamato i soccorsi e la donna ha dovuto pagare l’operazione.
La legge che impone il pagamento dell’operazione di soccorso a chi risulta incolume, è in vigore da mesi in Veneto. Ma secondo quanto riferito dalla stampa locale, è la prima volta che il soccorso viene fatto pagare a chi pratica volo libero.
Per fortuna della 40enne non è stato necessario l’elicottero: in quel caso la parcella avrebbe potuto raggiungere i settemila euro.