BERGAMO – Come lui solo altre due persone al mondo: Krysztof Wielicki, Jerzy Kukuczka e oggi Simone Moro, gli unici che ad aver conquistato 3 prime salite invernali sulle montagne più alte della terra. Questo è un nuovo importantissimo capitolo di storia dell’alpinismo: non solo una vittoria epica per uno dei più grandi alpinisti italiani, per il fortissimo compagno Denis Urubko e per l’americano Cory Richards, ma anche la chiara dimostrazione che le invernali in Karakorum sono possibili, basta avere il fegato di crederci.
Kukuczka e Wielicki sono per molti gli alpinisti più forti di sempre, al pari di Messner e di pochissimi altri. Entrambi polacchi, dotati di una tempra eccezionale, hanno segnato gli anni ’80 con le loro strabilianti imprese alpinistiche.
Kukuczka è stato il secondo uomo al mondo a compiere la salita di tutti i 14 ottomila, ha aperto tantissime vie nuove e ha salito per primo d’inverno 3 ottomila himalayani: il 21 gennaio 1985 era in cima al Dhaulagiri insieme al connazionale Andrzej Czok, il 3 febbraio dell’87 all’Annapurna con Artur Hajzer, mentre un anno prima, l’11 gennaio 1986, era in vetta al Kanchenjunga. Con lui c’era anche Wielicki.
Krysztof Wielicki oltre ad avere a sua volta 3 prime salite invernali, vanta il merito di aver compiuto la prima salita assoluta d’inverno su un ottomila, e non uno qualunque ma il più alto, l’Everest. Era il 17 febbraio del 1980 e il polacco arrivava in vetta con Leszek Cichy. Dopo il tetto del mondo ci fu il Kanchenjunga e infine il 31 dicembre 1988 il Lhotse, dove arrivò in cima da solo.
Ora dopo questi due giganti della storia dell’alpinismo arriva un terzo nome, italianissimo, quello di Simone Moro. Non solo un primato nazionale, ma anche una vera svolta per l’alpinismo mondiale, perché si tratta della prima salita invernale nel famigerato Karakorum, dove gli inverni sono più duri che in Himalaya e nessuno, forse per questo, è mai riuscito nell’impresa.
O forse nessuno è mai riuscito anche perché veramente in pochi ci provano, perché di certo per spedizioni di questo tipo occorre coraggio, determinazione e una grande sicurezza nelle proprie forze. Questa al Gasherbrum II per Moro non è che l’ennesima spedizione invernale, l’undicesima per l’esattezza, perché non tutte, ovviamente, possono andare a buon fine.
Prima dei successi sono infatti arrivati i fallimenti. Il primo nel 2004, quando compì il primo tentativo invernale allo Shisha Pangma lungo la parete sud. Poi il doppio tentativo invernale al Broad Peak, nel 2007 e nel 2008, in quest’ultimo caso interrotto a soli 200 metri dalla vetta a causa dell’ora tarda.
Sconfitte che però oggi fan risuonare anche più forte la straordinaria vittoria di adesso, che vede Moro in cima al GII insieme al compagno più fidato, Denis Urubko, e all’americano Cory Richards. Si tratta della terza prima assoluta invernale per l’alpinista bergamasco, dopo lo Shisha Pangma (nel 2005, insieme a Piotr Morawski) e il Makalu, due anni fa, ancora insieme a Urubko.
E di certo l’alpinista kazako non è elemento di contorno in questi bellissimi successi: 14 ottomila senza ossigeno, numerose vie nuove e soprattutto, per chi lo conosce, una straordinaria forza e determinazione degne di un vero condottiero.
A voler guardare ancora più da vicino la vicenda ci sarebbero mille distinguo che si possono fare: dalle date di partenza, alla durata delle spedizioni, al meteo, e così via. Ma quello che conta, in fondo, è questa indimenticabile vittoria, che eguaglia Moro ai più grandi dell’alpinismo.
Monte
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Altezza
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Prima invernale
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Autori
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Everest | 8848m | 17 febbraio 1980 | Krzysztof Wielicki (Polonia) e Leszek Cichy (Polonia) |
K2 | 8611m | — | — |
Kanchenjunga | 8586m | 11 gennaio 1986 | Jerzy Kukuczka (Polonia) e Krzysztof Wielicki (Polonia) |
Lhotse | 8516m | 31 dicembre 1988 | Krzysztof Wielicki (Polonia) |
Makalu | 8463m | 9 febbraio 2009 | Simone Moro (Italia) e Denis Urubko (Kazakistan) |
Cho Oyu | 8201m | 12 febbraio 1985 | Maciej Berbeka (Polonia) e Maciej Pawlikowski (Polonia) |
Dhaulagiri | 8167m | 21 gennaio 1985 | Jerzy Kukuczka (Polonia) e Andrzej Czok (Polonia) |
Manaslu | 8163m | 14 gennaio 1984 | Maciej Berbeka (Polonia) e Ryszard Gajewski (Polonia) |
Nanga Parbat | 8125m | — | — |
Annapurna | 8091m | 3 febbraio 1987 | Jerzy Kukuczka (Polonia) e Artur Hajzer (Polonia) |
Gasherbrum I | 8068m | — | — |
Broad Peak | 8047m | — | — |
Gasherbrum II | 8035m | — | SIMONE MORO, DERNIS URUBKO, CORY RICHARDS |
Shishapangma | 8027m | 14 gennaio 2005 | Piotr Morawski (Polonia) e Simone Moro (Italia) |