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Otto gradi a 2000 metri: attenzione alle valanghe

Il rischio valanghe non aumenta soltanto dopo le abbondanti nevicate, ma anche con il rialzo delle temperature, proprio come sta accadendo in questi giorni in cui lo zero termico ha superato i 3000 metri di quota su tutto l’arco alpino. Si sono registrati 6 gradi a Madesimo, 10 gradi a Courmayeur e Cogne, 7 gradi al Pizzo Bernina, 3 gradi sui 3000 metri di Passo Salati al Monte Rosa.
E’ quindi consigliata la massima prudenza nelle uscite scialpinististiche e fuoripista.
“Il progressivo rialzo termico e l’irraggiamento solare determineranno un significativo indebolimento del manto nevoso a quote più basse e nei versanti meridionali – si legge sul bollettino valanghe dell’Arpa Lombardia – dove si innescheranno processi di fusione superficiale e solo parziale rigelo notturno. Saranno probabili scaricamenti e distacchi anche spontanei di lastroni dai pendii più ripidi, dalle pareti rocciose, specie sui versanti meridionali al di sotto dei 2500-2700 metri”.
Il pericolo è considerato quindi di grado 3, marcato sulla maggior parte delle Alpi: Val d’Aosta, Veneto, Trentino, Lombardia e Alto Adige. Ed è in rialzo in Friuli e Piemonte, dove fino a ieri era considerato moderato. A causa del caldo, infatti, la neve presenta caratteristiche primaverili e lastroni potranno essere staccati anche con debole sovraccarico “soprattutto sui pendii critici, canaloni e zone di accumulo dove la neve ha perso coesione in maniera repentina a causa della pioggia”.
In Lombardia, secondo quanto riferito dal Meteo Giornale, si sta verificando una moderata attività valanghiva spontanea soprattutto nel comprensorio montano di Presolana.
7 gradi sul Pizzo Bernina a 4000 metri … 🙂
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