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San Gottardo, la galleria ferroviaria è una realtà

La trivella abbatte l'ultimo diaframma
La trivella abbatte l'ultimo diaframma

ZURIGO, Svizzera — La trivella ha abbattuto l’ultimo strato di terra che divideva l’Italia dalla Svizzera. E la galleria del San Gottardo è diventata una realtà. Una volta completata, nel 2019, consentirà ai treni di viaggiare tra Zurigo e Milano in due ore e 40 minuti, su treni da 250 km/h.

“La nuova ferrovia costruita dalla Svizzera attraverso le Alpi, e’ l’elemento principale del più importante corridoio per il traffico merci nel nostro continente”, spiega Pierre-Andre’ Meyrat, vicedirettore dell’Ufficio federale dei trasporti svizzero.
Il trasporto delle merci sarà più semplice, veloce ed ecologico. Le distanze in Europa si accorceranno, consentendo lo sviluppo economico e maggior benessere. La ferrovia nel cuore delle Alpi, permetterà di trasferire consistenti volumi di merci dalla strada ai treni, limitando il numero di camion in transito sulle Alpi a 650mila l’anno, riducendo l’inquinamento atmosferico e acustico lungo i corridoi di trasporto.

La nuova ferrovia svizzera si connette a sud con il sistema ferroviario italiano attraverso la Lombardia e la Liguria, fino a Genova, collegando il porto ligure con gli altri grandi porti del Centro del Nord Europa. I lavori in alcuni comparti della galleria sono a buon punto. I rivestimenti del tunnel sono stati completati e posate le prime infrastrutture ferroviarie. A partire dal 2013 sono previste le prime corse di prova ad alta velocità per verificare il corretto funzionamento dei vari sistemi.

I costi previsti ammontano a 13 miliardi di euro (1per cento pil svizzero), di cui 7 per la galleria del San Gottardo, 1,5 per il Monte Ceneri, 3,1 per il Lotschberg e 1,7 per ampliamento degli accessi. L’importo e’ finanziato attraverso il Fondo per i progetti d’infrastruttura dei Trasporti Pubblici (FTP) costituito per due terzi dalla tassa sul traffico pesante e per un terzo dall’imposta sugli oli minerali e l’un per mille dell’iva.

Il fondo non finanzia solo la NFTA, ma un pacchetto di opere piu’ ampio, per un totale di quasi 23 miliardi di euro, e che comprende: il progetto Ferrovia 2020 per il miglioramento generale della rete ferroviaria svizzera (collegamenti piu’ rapidi e frequenti e rinnovamento del materiale rotabile), il raccordo alle reti europee ad alta velocita’ e il risanamento acustico della rete.

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3 Commenti

  1. Non è un evento secondario. In realtà non è un diaframma tra Italia e Svizzera, ma di fatto costituisce un collegamento tra versante Nord e Sud delle Alpi, a prescindere dai confini nazionali. Mi risulta essere stato finanziato esclusivamente dalla Svizzera. Un’infrastruttura comunque d’importanza fondamentale per l’intera Europa. Mi auguro che Dio mi conceda la grazia di percorrela. In ogni caso molti la percorreranno dopo di me. Un importanze contibuto, insieme con il nuovo Lötschberg, del quale poco si scrive, per uno sviluppo sostenibile dei traporti transalpini. AT.

  2. Il traforo ferroviario di base (57 km) del San Gottardo è parte integrante del “progetto del secolo” svizzero che compende la galleria del Lötschberg già in funzione , questa del San Gottardo e quella, pure in costruzione del Monte Ceneri. Sono opere totalmente svizzere che vogliono essere anche un costosissimo (20 mia di CHF) regalo all’EU. Fanno parte della politica dei trasporti pubblici, votata dal popolo. Purtroppo le (adeguate) connessioni internazionali non ci sono e saranno una realtà solo con molti ritardi. In Germania si parla di almeno 6 anni di ritardi della nuova linea per Basilea, in Italia non ci sono ritardi perché…non ci sono progetti.

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