BERGAMO — Destinazione K2, 8.611 metri. Parte oggi da Milano Malpensa Mario Merelli, che quest’estate ha in programma la salita senza ossigeno alla seconda montagna più alta del mondo. Con lui, lascia l’Italia il compagno di cordata Marco Zaffaroni, alla sua prima esperienza sulla grande montagna degli italiani.
Paura di quella montagna? “No, è il K2… siamo contenti di partire” sorride l’alpinista bergamasco prima di salire sull’aereo. Per lui è la seconda spedizione laggiù, dopo quella del cinquantenario “K2-2004” organizzata da Agostino da Polenza, dove aveva rinunciato a quota ottomila.
Secondo il programma di viaggio, lui e Zaffaroni dovrebbero arrivare al campo base intorno al 10 luglio e poi iniziare la fase di acclimatamento in vista del tentativo di vetta, previsto per l’inizio di agosto.
“Ci sarà da andare d’accordo con gli altri al campo base – dice Merelli – per la salita, le corde, i campi. Non sono molte le spedizioni in Karakorum, quest’anno, ma la maggior parte di quelle che sono partite sono dirette al K2. Penso che non ci saranno problemi, comunque. Molti di quelli che troverò laggiù sono amici, come Gerlinde Kaltenbrunner o Maurizio Gallo”.
Merelli è fra gli ultimi a salpare per il K2. Molti colleghi, sono già in dirittura d’arrivo verso il campo base. “Abbiamo fatto bene a partire tardi – spiega Merelli -. Laggiù c’è ancora molta neve e leggevo nei giorni scorsi che molti fanno persino fatica durante il trekking al campo base. Speriamo che ora il tempo migliori”.
E così, carichi di valige, bidoni e speranze, Merelli e Zaffaroni partono per una nuova avventura dopo quella che li ha visti insieme, lo scorso autunno, sulla cima del Cho Oyu. Ma i pensieri non sono tutti per il K2, che li sta aspettando. Uno vola anche agli amici impegnati sulla Nord del GI. “Quando sarò al campo base – dice Merelli – inizierò a messaggiare col Mariolone. Che cosa fai, com’è il tempo di là… è bello sentire gli amici vicino quando sei su quelle grandi montagne”.
ossigeno alla seconda montagna più alta del mondo. Con lui, lascia l’Italia il compagno di cordata Marco Zaffaroni, alla sua prima esperienza
sulla grande montagna degli italiani.
Spaventati? “No, è il K2… siamo contenti di partire” sorride l’alpinista bergamasco prima di salire sull’aereo. Secondo il programma di
viaggio, lui e Zaffaroni dovrebbero arrivare al campo base intorno al 10 luglio e poi iniziare la fase di acclimatamento in vista del
tentativo di vetta, previsto per l’inizio di agosto.
“Ci sarà da andare d’accordo con gli altri al campo base – dice Merelli – per la salita, le corde, i campi. Non sono molte le spedizioni in
Karakorum, quest’anno, ma la maggior parte di quelle che sono partite sono dirette al K2. Penso che non ci saranno problemi, comunque. Molti
di quelli che troverò laggiù sono amici, come Gerlinde Kaltenbrunner o Maurizio Gallo”.
Merelli è fra gli ultimi a salpare per il K2. Molti colleghi, sono già in dirittura d’arrivo verso il campo base. “Laggiù c’è ancora molta
neve – spiega Merelli -. Abbiamo fatto bene a partire tardi, leggevo nei giorni scorsi che per la neve molti fanno persino fatica durante il
trekking al campo base. Speriamo che ora il tempo migliori”.
E così, carichi di valige, bidoni e speranze, Merelli e Zaffaroni partono per una nuova avventura dopo quella che li ha visti insieme, lo
scorso autunno, sulla cima del Cho Oyu. Ma un pensiero vola anche agli amici impegnati sulla Nord del GI. “Quando sarò al campo base – dice
Merelli – inizierò a messaggiare col Mariolone. Che cosa fai, com’è il tempo di là… è bello sentire gli amici vicino quando sei su quelle
grandi montagne”.