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In Trentino lungo il Sentiero dell’Ascolto, sui luoghi cari ad Alcide De Gasperi

L’itinerario parte e arriva a Pieve Tesino ed è il primo dei tre tracciati del progetto I sentieri di Alcide, lo statista che su questi monti nacque e iniziò a sviluppare il suo pensiero

Camminare in montagna, a volte, può diventare un gesto di memoria e consapevolezza civile. È da questa idea che nasce il Sentiero dell’Ascolto, percorso escursionistico dedicato ad Alcide De Gasperi e al legame intenso che lo statista seppe costruire con le sue terre d’origine.

Il punto di partenza non è casuale: Pieve Tesino, sull’altopiano trentino dove De Gasperi nacque nel 1881. Proprio davanti al Museo Casa De Gasperi inizia un itinerario ad anello di 13 chilometri e 960 metri di dislivello che sale sul Monte Silana e rientra in paese, attraversando boschi, pascoli e antiche mulattiere. Cinque ore di cammino e quasi mille metri di dislivello per entrare, passo dopo passo, nella dimensione più intima della sua formazione.

Non si tratta di una passeggiata turistica.
Il Sentiero dell’Ascolto è un itinerario di montagna, fisicamente impegnativo ma privo di difficoltà tecniche, adatto a escursionisti allenati. La salita culmina sulla cima del Monte Silana (1.656 m), da cui lo sguardo abbraccia l’intero Altopiano del Tesino e, sullo sfondo, il gruppo di Cima d’Asta. Un panorama che restituisce bene il senso di ampiezza e misura che la montagna seppe trasmettere a De Gasperi.

Proprio qui si coglie uno dei messaggi centrali del percorso: la montagna come scuola di libertà, ma anche di limite. Un ambiente che insegna a sentirsi parte di qualcosa di più grande, senza annullarsi. Un equilibrio che De Gasperi fece proprio e che ritroverà, più tardi, nella sua visione politica.

Un sentiero che racconta (grazie ai QR code)

Lungo il tracciato, segnalato dai sentieri E331 – E331A – E331B, sono stati predisposti punti di ascolto: inquadrando i QR code si accede a brevi audio-racconti che accompagnano l’escursionista attraverso le tappe fondamentali della vita giovanile dello statista. La voce narrante è quella dell’attore Andrea Castelli, mentre i testi sono curati dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi.

Il filo conduttore è chiaro: prima di guidare, bisogna imparare ad ascoltare. Ed è proprio nella frequentazione della montagna che De Gasperi sviluppò questa capacità. Qui il silenzio non è vuoto, ma spazio interiore; non isolamento, ma occasione di confronto con se stessi.

Il racconto audio è suddiviso in tappe, ciascuna associata a un tema: le “montagne dell’anima”, l’apertura europea maturata in un territorio di confine, l’importanza dei compagni di cordata e delle guide, la scuola come palestra di vita, il valore della partecipazione civile, fino alla prova decisiva rappresentata dalla Prima guerra mondiale. Ne emerge il ritratto di un uomo che non separava l’esperienza personale dall’impegno politico. La montagna non era evasione, ma parte integrante di un percorso di crescita umana e civile.

Il Sentiero dell’Ascolto è il primo tassello del progetto “I Sentieri di Alcide”, nato dalla collaborazione tra la SAT – Società degli Alpinisti Tridentini e la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi. Alla sua realizzazione hanno contribuito numerosi volontari della SAT, che hanno curato tracciato, segnaletica e manutenzione, restituendo alla comunità un percorso pensato per durare nel tempo. L’obiettivo va oltre la valorizzazione escursionistica: raccontare la montagna come luogo educativo, capace di parlare anche di cittadinanza, responsabilità e democrazia. Non a caso, nei prossimi anni il progetto si completerà con altri due itinerari: il Sentiero della Pazienza in Val di Fiemme e il Sentiero della Responsabilità in Val di Sella, luoghi altrettanto significativi nella biografia di Alcide De Gasperi.

L’itinerario

Dal centro di Pieve Tesino (845 m), davanti al Museo Casa De Gasperi, il sentiero prende quota lungo il versante meridionale del Monte Silana, attraversando boschi e radure fino ai Prati di Silana. È una salita progressiva, mai banale, che accompagna l’escursionista a entrare gradualmente in un ambiente più aperto e silenzioso, fino a raggiungere la cima del Monte Silana (1.656 m).

Qui il paesaggio si apre in modo netto: a sud l’intero Altopiano del Tesino, a nord le masse più severe del gruppo di Cima d’Asta. Poco sotto la vetta, presso il Pra della Madonna, una piccola baita offre riparo in caso di necessità.

La discesa avviene lungo il versante opposto, seguendo una ex mulattiera militare che porta a Castel dei Corni e costeggia il biotopo “I Mughi”. L’ultimo tratto, più ripido e con un breve passaggio esposto in località Grave, richiede attenzione prima di ricongiungersi al percorso di salita e rientrare a Pieve Tesino.
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