
La città di Bologna e la Puglia hanno sempre avuto un legame profondo. Oggi, ogni anno, migliaia di giovani pugliesi “salgono” verso nord per studiare nell’Università bolognese. Ogni giorno, fanno lo stesso percorso centinaia di camion che trasportano verdure e primizie. In estate, in senso inverso, passano i vacanzieri diretti verso spiagge, trulli e città d’arte.
Vito Paticchia, nato nel Salento, ha trascorso la sua vita lavorativa a Bologna, curando tra l’altro le iniziative della Regione Emilia-Romagna in materia di Linea Gotica. Dopo essere andato in pensione, insieme a un gruppo di soci della Sezione bolognese del CAI, ha segnato e sistemato i sentieri della Seconda Guerra Mondiale sull’Appennino e sul Preappennino bolognese. Poi ha iniziato a occuparsi della Puglia, con ottimi risultati.
“Mia moglie è di San Marco La Catola, un paese del Preappennino Dauno, in provincia di Foggia ma al confine con il Molise. Una zona bellissima, finora quasi sconosciuta”, spiega Paticchia.
“Ho percorso questi territori in tutte le stagioni, apprezzandone la bellezza. Ci sono ambienti naturali di pregio, alcuni dei quali classificati come Aree SIC-ZPS, una faggeta, rimboschimenti di conifere, boschi con querce, ornielli e carpini. I paesaggi rurali cambiano in ogni stagione, tutti i centri medievali sui colli sono sorvegliati da castelli o da palazzi baronali. Abbondano chiese, monasteri e santuari”, prosegue Vito con entusiasmo. Le colline della Daunia sono sempre state un luogo di transito. Passava da qui il tratturo da Castel di Sangro a Lucera, negli anni scorsi sono arrivati il cammino Con le Ali ai Piedi, che collega l’Abruzzo con il Gargano, e poi tre tappe del Sentiero Italia CAI, da Alberona a Tufara passando per Volturara Appula, San Marco La Catola, il Ponte dei 13 Archi e Gambatesa.
Il lago artificiale di Occhito, sul Fortore, è stato realizzato nel dopoguerra per fornire acqua alla Capitanata. Oggi è un’area naturalistica di pregio, con aree attrezzate per la sosta e il birdwatching e servita da una pista circumlacuale di 54 chilometri. “Ho iniziato a lavorare su questi sentieri tra il 2021 e il 2022, per descrivere le tappe del Sentiero Italia CAI da Alberona a Isernia per la guida ufficiale, pubblicata da Idea Montagna”, racconta Vito Paticchia. “Nell’agosto 2023, insieme a Corrado Palumbo, coautore della guida, ho presentato la guida nel Castello di San Marco La Catola, e ho lanciato l’idea di promuovere questi territori creando una rete di sentieri tra i Comuni che si affacciano sul lago”.
La svolta arriva nell’autunno del 2023. Il CAI sta selezionando dei progetti per la valorizzazione del Sentiero Italia da presentare al Ministero del Turismo. Con il contributo di Alessandro Geri, uno dei responsabili nazionali del SICAI, il progetto viene presentato, approvato e finanziato con 150.000 euro. Nel 2024 inizia a lavorare sul terreno una squadra di volontari del CAI di Bologna, coadiuvata da esperti della Sede centrale. I percorsi da segnare vengono individuati con le sezioni CAI di Foggia e Campobasso e con i Comuni.
Per far durare i sentieri nel tempo, però, il lavoro dei “forestieri” non basta. Paticchia, Geri e gli altri danno vita al Gruppo Operativo Val Fortore del CAI, che lavora insieme con delle associazioni locali. Il Comune di San Marco La Catola mette a disposizione dei locali nel Castello e un magazzino per gli attrezzi.
56 sentieri collegano 18 comuni tra Puglia e Molise
Oggi il lavoro è quasi completato. Ben 56 sentieri, per un totale di 530 chilometri, collegano 18 Comuni del territorio, 7 sul versante molisano (Colletorto, Gambatesa, Macchia Val Fortore, Pietracatella, Riccia, Sant’Elia a Pianisi e Tufara) e 11 in quello pugliese (Alberona, Carlantino, Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia, Castelnuovo della Daunia, Celenza Valfortore, Motta Montecorvino, Pietramontecorvino, San Marco La Catola, Volturara Appula, Volturino).
La segnaletica orizzontale (cioè i segnavia) è stata completata e caricata su OpenStreetMap ed è quindi risulta già leggibile su alcuni applicativi del settore come WayMarked Trails, Locus Map, Mapy.com eccetera. Nel 2026 verranno installati i cartelli (segnaletica verticale nel gergo CAI), e non sarà un lavoro da poco.
Intanto, nell’aprile del 2025, la Sezione di Bologna del CAI ha organizzato due trekking coinvolgendo 25 escursionisti che hanno apprezzato la bellezza della zona. Per il 2026 sono previsti altri 2 trekking, dal 29 aprile al 5 maggio (intersezionale dei CAI di Bologna e Foggia), e dal 10 al 16 luglio con il tour operator Appennino slow. Altre iniziative si aggiungeranno all’elenco. Per chi vuole andare da solo, o in piccoli gruppi, i nuovi sentieri della Daunia sono aperti e percorribili. Buon cammino!