Elias Iagnemma sale “Exodia”: potrebbe essere il primo 9A+ boulder al mondo
All’atleta abruzzese del team La Sportiva sono state necessarie 200 sessioni, in quattro anni, per avere ragione della linea individuata Christian Core su un blocco della Val Pellice, in Piemonte
Elias Iagnemma, ha firmato la prima salita di “Exodia”, linea estrema situata nell’area boulder del Rifugio Barbara, in Val Pellice, e possibile primo boulder 9A+ al mondo.
Il progetto, originariamente tentato da Christian Core, è rimasto incompiuto per anni prima che Elias intraprendesse la sfida nel giugno 2021 tornando più volte ai piedi del blocco sul quale si sviluppa la via.
Con la libera di “Exodia”, Iagnemma conclude un progetto lungo e impegnativo, che ha richiesto oltre 200 giornate dedicate a confrontarsi con ogni movimento e dettaglio della roccia, fino a conoscere la linea in ogni sua sfumatura.
La realizzazione di “Exodia” rappresenta un passo importantissimo nella carriera di Iagnemma: la proposta del grado – come sempre saranno gli eventuali ripetitori a confermarlo – lo colloca comunque tra i protagonisti della scena internazionale e contribuisce in modo concreto all’evoluzione degli standard di difficoltà nel bouldering.
Questo traguardo si aggiunge alle imprese più significative dell’atleta abruzzese, dopo la salita di Burden of Dreams (in Finlandia), realizzato nel 2024 in 25 giorni diventando il primo italiano a completare un blocco di difficoltà 9A, e di The Big Slamm primo 9A sul territorio italiano, concluso nel 2025 in 35 giorni a Tintorale.
“Quando ho scoperto “Exodia”, un progetto lasciato incompiuto da una leggenda come Christian Core, qualcosa è scattato dentro di me. La linea era incredibilmente complessa e ci sono stati momenti in cui volevo arrendermi, ma ho continuato a tornare, stagione dopo stagione, trattandola come un banco di prova personale. Dopo oltre quattro anni di tentativi, di fallimenti e di piccoli progressi, finalmente tutto si è allineato: il mio stato mentale, le condizioni, e sì, forse anche un pizzico di fortuna… o forse solo pura perseveranza. Exodia, nome scelto da me come omaggio al mondo Yu-Gi-Oh!, è stata la sfida più difficile della mia vita e per questo propongo 9A+ / V18. Sono sicuro che ripetere un processo simile sarà estremamente difficile, almeno per me. Spero che un giorno qualcun altro possa affrontare Exodia, vivere le stesse emozioni che ho provato io, e dare il proprio giudizio sulla linea“, ha raccontato lo scalatore abruzzese.
Per riuscire nell’impresa su una roccia particolare – serpentino praticamente senza grip – Iagnemma ha utilizzato due ginocchiere e si è fatto confezionare una scarpetta speciale con un tallone rinforzato, indispensabile nella parte intermedia della via, che richiede complessivamente 20-25 movimenti.


