Torna il Kalymnos Climbing Festival: quattro giorni sulle pareti più famose della Grecia
Centinaia di arrampicatori parteciperanno dal 16 al 19 ottobre all’edizione 2025 della grande festa del free climbing della mitica isola del Mar Egeo. Tra di loro anche Silvia Loreggian, Silvo Karo, Mantho Valsamidi e Kostas Grafanakis
In passato Kalymnos, piccola isola greca del Dodecanneso, era celebre per i suoi pescatori di spugne, che si immergevano a profondità impressionanti. Quando nelle isole greche è arrivato il turismo, che ha trasformato anche la vicinissima Kos, le poche spiagge e i litorali rocciosi di Kalymnos hanno penalizzato l’economia locale.
Poi è arrivato Andrea Di Bari, arrampicatore romano autore di molti exploit sulle falesie di casa e sul Gran Sasso. All’inizio degli anni Novanta è arrivato con la famiglia per una vacanza balneare, e si è subito accorto delle pareti, simili a quelle di Finale Ligure e Sperlonga.
Qualche mese dopo è tornato con un gruppo di amici, 600 spit e un trapano, e ha attrezzato e liberato le prime vie nella Grande Grotta di Kalymnos, affacciata sull’isolotto di Telendos e il mare. Poi ha raccontato la sua storia su riviste come Alp, l’americana Climbing e la tedesca Rotpunkt.
L’esplosione è arrivata subito. La facilità dell’accesso (si arriva con voli diretti da Atene, o in mezz’ora di traghetto da Kos), il calcare magnifico, l’accoglienza greca e le spiagge hanno fatto arrivare qui tutto il mondo. Hanno scalato (e a volte tracciato vie) a Kalymnos climber come Chris Sharma, François Legrand e Manolo. E alpinisti celebri come lo svizzero Michel Piola, Patrick Gabarrou, Simone Moro e Alex Huber.
All’inizio la gente di Kalymnos non capiva questi giovani vestiti in maniera strana e che andavano in giro con lo zaino, e non li voleva accettare. Poi, in un’isola poco toccata dal turismo, il lavoro degli alberghi, degli affittacamere e dei ristoranti di Masoùri, di Myrtiès e degli altri villaggi è cresciuto, non solo in estate ma anche in primavera e in autunno, le stagioni migliori per scalare.
Il Comune di Kalymnos, con l’aiuto dell’Unione Europea, ha investito centinaia di migliaia di euro per l’attrezzatura delle vie, la segnaletica e la pulizia dei sentieri (anche quelli che non conducono alle falesie), per fornire ai climber e agli altri visitatori informazioni aggiornate e precise.
Oggi si può scegliere tra 4.500 vie e 90 settori, con itinerari di ogni stile e livello. L’Ufficio Comunale per l’arrampicata, un’istituzione senza paragoni in Europa, fornisce a tutti informazioni aggiornate. Dal 2013 funziona anche una squadra di soccorso.
E’ proprio il Comune di Kalymnos a promuovere anche quest’anno il Climbing Festival dell’isola, che si tiene da giovedì 16 a domenica 19 ottobre, e che negli anni scorsi ha attirato fino a un migliaio di persone. La partecipazione è libera e gratuita, scandita da cerimonie di apertura e chiusura.
Ci si incontra in parete, in spiaggia, nelle taverne e negli altri locali, e per chi vuole anche nelle serate in discoteca offerte dall’Elena Village Hotel, sponsor dell’iniziativa. La stessa struttura, alle 20.30, ospita le conferenze degli alpinisti Silvia Loreggian (16 ottobre) e Silvo Karo (17 ottobre) e del climber greco Mantho Valsamidi (18 ottobre). Un altro arrampicatore ellenico, Kostas Grafanakis, terrà alle 11 di sabato un seminario sull’allenamento.
Chi cerca delle attività alternative può partecipare a una camminata erboristica a Telendos, e workshop dedicati alle danze e alla cucina tradizionale dell’isola. Parte domenica alle 10 dal porto di Pothia una gita in barca in cui si potrà provare l’emozione del Deep water solo (arrampicata senza corda in scogliera) e a una dimostrazione di immersione con gli scafandri dei pescatori di spugne. Programma completo e informazioni sul sito.